L'AQUILA Ricostruzione, i soldi di Putin la Russia stanzia 7,2 milioni

Accordo con Berlusconi: 7,2 milioni anche per rifare la chiesa di San Gregorio. Monumenti da adottare Il premier aggiorna la lista e invita l’ospite alla prima messa

L’AQUILA. Energia nucleare, ma anche soldi per il settecentesco palazzo Ardinghelli di piazza Santa Maria Paganica e per la chiesa della frazione di San Gregorio (nella foto). Berlusconi e Putin hanno firmato l’intesa sulla scorta delle promesse fatte durante il G8 di luglio 2009.

NOVE MESI. Una gestazione di nove mesi ha partorito il «nero su bianco». Sarà la Russia a finanziare l’intervento di restauro di palazzo Ardinghelli (che «guarda» quel che resta della chiesa di Santa Maria Paganica) e per rifare daccapo la chiesa di San Gregorio, nell’omonima frazione devastata dal terremoto. La Russia stanzierà 7,2 milioni di euro per entrambi gli interventi. L’accordo è stato siglato ieri durante l’incontro tra il premier Silvio Berlusconi e il primo ministro della Federazione russa Vladimir Putin che si è tenuto a Villa Gernetto di Lesmo (Monza-Brianza). L’accordo siglato dai due governi fa seguito agli impegni assunti durante il G8 dello scorso anno all’Aquila.

«GESTO DI AMICIZIA». «Una testimonianza di amicizia», così il premier italiano ha commentato l’accordo firmato col collega russo. Berlusconi ha ringraziato Putin per «la volontà di esser vicini» all’Italia dopo il terremoto del 6 aprile 2009. «Ho detto a Putin che deve ritenersi obbligato ad accettare l’invito a venire ad ascoltare la prima messa quando verrà riaperta la chiesa di San Gregorio. E lui verrà». L’incontro, presente anche il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, ha rafforzato un’antica amicizia. Berlusconi pare aver ripreso in mano la «lista di nozze» dei 45 monumenti da adottare. L’accordo segue di qualche giorno l’intesa Italia-Francia per la chiesa del Suffragio (Anime Sante), e l’impegno della Spagna per il Castello cinquecentesco. Già in cassa i soldi del Kazakistan, 1,7 milioni di euro per la chiesa di San Biagio di Amiterno (in centro storico), il Giappone si occuperà di auditorium e nuovo palasport mentre la Germania è impegnata nella ricostruzione di Onna. La Regione Veneto ha confermato anche di recente l’impegno di stanziare un contributo per il restauro della chiesa di San Marco.

L’ALTRO PROGETTO. Per palazzo Ardinghelli, edificato dopo il catastrofico terremoto del 1703, negli anni compresi tra il 1732 e il 1743, stanno per essere avviati, come annunciato dalla Soprintendenza, alcuni lavori di carattere preliminare per un ammontare complessivo di 1,5 milioni di euro. Il palazzo, tuttavia, dopo il sisma non è stato puntellato. Sta cadendo a pezzi e rappresenta un pericolo tanto da ostacolare la riapertura di via Garibaldi. L’intervento, che si aggiunge a quello per la chiesa di San Pietro a Coppito (in centro storico), verrà realizzato grazie ai finanziamenti ottenuti attraverso i fondi dell’8 per mille e del gioco del Lotto. Prima del terremoto l’immobile era stato per anni al centro di una contesa Regione-Comune. A restauro terminato, e salvo diverse determinazioni, il palazzo potrebbe essere destinato alla Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici.

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