La sentenza pilota su Ripa Teatina 

La giunta è azzerata dal Tar perché c’è una sola donna

PESCARA . Stavolta è veramente tutto da rifare per quanto riguarda la nomina della giunta comunale di Ripa Teatina, all’interno della quale devono essere rispettati gli equilibri di genere. In parole...

PESCARA . Stavolta è veramente tutto da rifare per quanto riguarda la nomina della giunta comunale di Ripa Teatina, all’interno della quale devono essere rispettati gli equilibri di genere. In parole povere, uno dei tre assessori uomini dovrà lasciare il posto a una collega di sesso femminile, come prevede la legge per i comuni con popolazione superiore ai 3mila abitanti, che impone la rappresentanza dei due sessi in misura non inferiore al 40%. Lo ha deciso la sezione staccata di Pescara del Tar Abruzzo, che ha accolto il ricorso della consigliera di parità della Regione, Alessandra Genco, (rappresentata dagli avvocati Lorenzo Del Federico, Antonella Zuccarini e Antonio Mezzanotte) annullando per la seconda volta in 7 mesi, la composizione dell’esecutivo del comune guidato dal sindaco Ignazio Rucci. Si tratta, come detto, del secondo passaggio davanti al Tar, che già lo scorso aprile aveva parzialmente accolto il primo ricorso presentato dalla Genco e annullato la delibera con la quale, a giugno del 2017, il Consiglio comunale di Ripa Teatina aveva preso atto della nomina degli assessori, compreso il vice sindaco Roberto Luciani, Gianluca Palladinetti, Antonio Pizzica e Ilenia Pulce, unica rappresentante donna eletta in maggioranza e chiamata a far parte dell’esecutivo.
In pratica, era stato censurato il fatto che il sindaco invece di nominare un assessore esterno e garantire il rispetto della quota rosa, così come previsto anche nello Statuto comunale in vigore all’epoca, aveva preferito prendere atto della mancanza di consiglieri eletti di sesso femminile e affidare tre deleghe ad altrettanti uomini. A settembre del 2017, quando già era stato presentato il ricorso, il Consiglio comunale di Ripa aveva modificato lo Statuto eliminando la possibilità di nominare assessori esterni. A quel punto la giunta era stata rinominata nella stessa composizione di prima. Una mossa, tuttavia, che non è servita a sanare la situazione perché la consigliera regionale di parità ha presentato il secondo ricorso per chiedere l’ottemperanza della prima sentenza, nel frattempo divenuta definitiva dal momento che, come rilevano i giudici del Tar, non è stato presentato alcun appello. Ora il sindaco dovrà procedere e dare seguito a quella sentenza, e nominare un’altra donna in giunta, che andrà ad aggiungersi a Ilenia Pulce. Resta da capire cosa ne sarà delle delibere e di tutti gli atti approvati finora dalla giunta, così com’era composta. (a.bag.)