La sinistra rimette insieme i pezzi

Nasce oggi a Roseto la Federazione. Acerbo: riaggregare un’area oscurata

PESCARA. «Se coloro che hanno sostenuto in Italia l’inesistenza della sinistra radicale facessero un bilancio della nostra assenza dal Parlamento sarebbe un bilancio sicuramente negativo».
Maurizio Acerbo spiega così una delle ragioni per cui nasce, ora, anche in Abruzzo la Federazione della sinistra.

Consigliere regionale di Rifondazione comunista (di cui è stato anche parlamentare dal 2006 al 2008), Acerbo è - insieme ad Antonio Saia, consigliere regionale del Partito dei comunisti italiani, uno dei coordinatori della formazione politica che nascerà ufficialmente con un’assemblea pubblica che si svolgerà, oggi pomeriggio alle 16.30, nella villa comunale di Roseto. A concludere i lavori sarà Cesare Salvi, ex parlamentare del Pds-Ds, attuale coordinatore nazionale di Socialismo 2000.

Della Federazione della sinistra - nata a livello nazionale nel dicembre scorsdo a roma - fanno parte Rifondazione comunista, Pdci, Socialismo 2000, associazioni, comitati e movimenti come Lavoro e solidarietà, della sinistra sindacale Cgil, e personalità indipendenti come Dario Fo e Margherita Hack, capilista rispettivamente alle elezioni regionali in Lombardia e nel Lazio.
Presentando, ieri a Pescara, l’assemblea di Roseto, Marco Fars, segretario regionale di Rifondazione comunista, ha spiegato che la Federazione della sinistra nasce per costruire «l’opposizione sociale al governo Berlusconi e per ridare voce alla sinistra che, pur non essendo presente in Parlamento, lo è in tutte le vertenze territoriali».

Fars ha anche sottolineato che la Federazione aperta anche a chi in questi anni si è allontanato dalla politica: «E’ uno strumento per riavvicinare alla politica».
Per Antonio Macera, dei Comunisti italiani, la Federazione segna «un momento di inversione di tendenza della sinistra, che dopo decenni di lacerazioni e scissioni si appresta a vivere la fase della riaggregazione».
Dello stesso avviso sono Acerbo e Saia che hanno lanciato un appello a Sinistra Ecologia Libertà affinché aderisca alla Federazione della sinistra.

«La Fededrazione», spiega Acerbo, «nasce anche come risposta a un’esigenza di unità e di superamento della frammentazione a sinistra che già si è evidenziata nei suoi aspetti negativi alle ultime elezioni europee. In Abruzzo, al momento, rappresentiamo un 4 per cento circa. Puntiamo a riaggregare un’area che attualmente vive un totale oscuramento da parte dei media».

«Alle prossime elezioni di marzo in Abruzzo», continua l’esponente di Rifondazione, «la Federazione si presenterà con liste sue e con il suo simbolo. Il nostro rapporto con il Pd? Di indipendenza. Nel senso che, secondo noi, la sinistra si può alleare con il Partito democratico solo quando ci sono le condizioni per farlo, ma non deve essere una sua ruota di scorta».

«Diverso è, invece, il nostro rapporto con l’Italia dei valori», conclude Maurizio Acerbo, «perché con l’Idv la collaborazione è più avanti: abbiamo promosso insieme il No B-day e insieme stiamo lanciato i referendum contro il nucleare, contro la privatizzazione dell’acqua e contro le leggi-vergogna sulla giustizia».