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Le ricette tradizionali di Carnevale in regalo con il Centro / VIDEO

In edicola, sabato 22 febbraio, trenta proposte per riscoprire le più golose specialità culinarie di questi giorni di festa

PESCARA. Carnevale è la festa più allegra del calendario: l’ultima occasione, prima del periodo della Quaresima, per concedersi qualche peccatuccio di gola e per lasciarsi andare, soprattutto a tavola.

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Il Centro regala le ricette di Carnevale
Sabato 22 febbraio in edicola, gratis per i lettori del quotidiano dell'Abruzzo, il nuovo libro con trenta proposte golose

La ricorrenza, come molte altre del calendario cattolico, si può far risalire ai Saturnali, l’antica festa religiosa celebrata dai Romani durante il solstizio d’inverno: in questo periodo il caos prendeva temporaneamente il posto dell’ordine costituito, con festeggiamenti sregolati e bagordi di cibo, bevande e lussurie. Per la Chiesa, il Carnevale precedeva i giorni della Quaresima, lungo periodo di astinenza totale da qualunque piacere. E così, di quest’ultima occasione si approfittava per fare una ricca scorpacciata, per “mangiare di grasso” senza sensi di colpa.
La cucina di Carnevale, quindi, è sinonimo di allegria, ricchezza, festosità e dolcezza e ancora oggi, seguendo la tradizione, nelle cucine si dà vita a un ricchissimo menù che attraversa i confini regionali e che intreccia le varie usanze, riproponendole in simili versioni in tutta l’Italia.
Di tutte queste specialità parla il libro, curato da Roberto Raschiatore con la collaborazione di Jennifer Di Vincenzo, che sarà in edicola sabato 22 febbraio con il Centro. Trenta ricette tradizionali, tutte dedicate alla tavola del Carnevale.
Dai classici primi gustosamente farciti di ricotta e uova, ai secondi di carne, soprattutto di maiale, acconciata in spezzatini e opulenti ragù. Di grande varietà la tradizione dei fritti salati: calzoni, tortelli al forno, focacce rustiche, torte salate ripiene e frittate farcite di ogni ben di Dio. Tutti ricchi, ricchissimi, di sapori e ingredienti, per preparare lo spirito ai rigori della Quaresima a venire. E poi ci sono i dolci, dolci a non finire. La maggior parte fritti, di ogni forma e consistenza: ecco le chiacchiere, le castagnole, le ciambelline zuccherose, le tagliatelle fritte e avvoltolate, i ravioli e i tortelli dolci. E ancora, la cicerchiata abruzzese, un inno alla gola, immersa com’è nel miele e nelle mandorle.


Dolci che sono una festa per la gola, ma anche per gli occhi: ricoperti di confettini colorati, immersi nello zucchero a velo oppure ricoperti di glassa, sono la bellezza e il colore a dominare. Ogni regione italiana ha le sue tradizioni di Carnevale, che spesso attraversano i territori e, raccogliendo un nuovo ingrediente, si evolvono in nuove delizie. In questo libro andiamo alla riscoperta di questi piaceri, per imbandire le tavole di mille golose leccornie e tornare, così, un po’ bambini.

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