LUISA LUCIANI

8 Marzo 2011
PESCARA. Giovedì prossimo, Luisa Luciani (nella foto) partirà per New York. Ventinove anni, di Pianella in provincia di Pescara, ricercatrice di biotecnologia, Luisa Luciani ha vinto un post dottorato nel più grande e antico centro privato del mondo dedicato alla prevenzione, alla terapia e alla ricerca sul cancro, il Memorial Sloan-Kettering a Manhattan. Il tempo di festeggiare l'8 marzo e poi il Nuovo mondo.

Che significato ha la Festa delle donne per una scienziata di 29 anni?
«Nel mio campo non ci sono discriminazioni fra uomini e donne. Quello che conta è ciò che produci con il tuo lavoro. E' una cosa rassicurante. Nel mondo della ricerca, anzi, le donne sono spesso preferite agli uomini perché più precise e meticolose».

I rapporti con i suoi colleghi sono influenzati dalla differenza di genere?
«Per nulla. Le tue parole hanno lo stesso valore di quelle di un uomo. Capita molto spesso che colleghi uomini ti chiedano consiglio e viceversa: senza nessun problema di genere».

L'8 marzo per una giovane donna come lei ha ancora un valore simbolico?
«Se si considera l'origine della festa, sì. Di recente ho visto quel film, "We want sex", ambientato negli anni '60: per quell'epoca l'importanza era più forte ed evidente. Ne ha di meno se si pensa alle cene di sole donne e alle mimose. Dando troppa importanza alla parte commerciale della festa si finisce col perdere il suo significato più profondo».

Ci sono passi importanti da compiere ancora sulla strada della parità?
«Sì, sul piano del sostegno alle madri negli ambienti di lavoro. Ho visto mie colleghe fare i salti mortali per portare i figli negli asili nido o far veire dall'estero i genitori per badare ai bambini, sottraendo tempo prezioso al lavoro, a causa dell'assenza di strutture ricettive».

In America pensa di trovarsi meglio da questo punto di vista?
«Probabilmente sì. Allo Sloan Kettering Memorial esiste una convenzione con un day-care proprio a fianco dell'istituto. Sul sito internet dell'istituto ho trovato anche un elenco di babysitter con i numeri per contattarle. Mi è venuto da sorridere pensando alla situazione qui da noi». (g.d.t.)

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