Marco Marsilio, presidente Regione Abruzzo

ABRUZZO / CORONAVIRUS

Marsilio istituisce la zona rossa / VIDEO

Il governatore firma l'ordinanza chiesta da 47 sindaci: ne fanno parte 5 Comuni della Val Fino (Teramo) più Elice (Pescara). Dal provvedimento, entrato in vigore dalla sera di mercoledì 18 marzo, è esclusa Penne.

ECCO L'ELENCO DEI DIVIETI

PESCARA. Il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha firmato l'ordinanza che entra in vigore da questa sera per istituire una zona rossa per contrastare il contagio da Covid-19 in Abruzzo. Nel provvedimento rientrano i cinque Comuni della Val Fino e uno di Pescara. Si tratta di Castiglione Messer Raimondo, Arsita, Bisenti, Montefino e Castilenti. Inserita anche Elice (Pescara) ma non Penne, l'altro Comune del Pescarese, perché registrerebbe dati non sufficienti per rientare nella zona rossa. Marsilio ha adottato il provvedimento in attesa della risposta del governo.

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Il sindaco di Castiglione Messer Raimondo, Comune inserito nella zona rossa, invita i cittadini a rimanere a casa: "Non abbiamo altri rimedi per evitare il contagio" (video di Luciano Adriani)

Questi tutti divieti nella zona rossa:

divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale; sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l'erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità; sospensione di tutte le attività produttive e commerciali (ad esclusione di farmacie dei generi alimentari e di tutte le attività della filiera agroalimentare e sanitaria); sospensione di tutti i cantieri di lavoro; chiusura dei parchi pubblici e delle aree sportive a libero accesso; soppressione di tutte le fermate dei mezzi pubblici; chiusura dei cimiteri.

“Nel corso della videoconferenza con il ministro Boccia" ha sottolineato il presidente, "prima di me, la questione relativa a nuove zone rosse o provvedimenti restrittivi è stata sollevata dalla Regione Molise. Prima che io intervenissi, il ministro ha ribadito l’avviso contrario del governo, salvo provvedimenti più restrittivi con fondamento scientifico, anche alla luce delle impossibilità di gestire con le forze dell’ordine la richiesta di centinaia di Comuni. Ho spiegato al ministro che il provvedimento da adottare ha basi scientifiche e argomentazioni supportate dalle relazioni delle Asl e dalla richiesta unanime del territorio. Non c’è stata nessuna replica da parte del governo, nessuna risposta esplicita, per cui ho deciso di procedere non potendo attendere oltre. Spero che il governo apprezzi che l’ordinanza si basa su relazioni medico scientifiche, evidenze e urgenze rappresentate non da una, ma da due Asl. Ai cittadini delle zone interessate rivolgo la raccomandazione di massima collaborazione per uscire al più presto da questa difficile situazione”.

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