Mattarella ai soccorritori di Rigopiano: «A voi la riconoscenza del Paese»

Il Capo dello Stato oggi ha ricevuto e ringraziato gli uomini e le donne di Carabinieri, Polizia, Vigili del fuoco, Guardia di Finanza, Soccorso Alpino, Croce Rossa, 118 e Protezione civile che dopo la valanga intervennero al resort salvando 11 persone. Tra loro anche gli psicologi che operarono in ospedale

ROMA. «Grande capacità di organizzazione, di tecnica ma soprattutto una generosa abnegazione»: i soccorritori dell'hotel di Rigopiano sono stati oggi ringraziati personalmente dal presidente Sergio Mattarella che ha sottolineato come senza questa «abnegazione a costo di rischi personali» non sarebbe stato possibile salvare i superstiti dell'enorme valanga. In una cerimonia al Quirinale il capo dello Stato ha voluto salutare e ringraziare uno per uno i tanti soccorritori che rappresentano ben «venticinque diverse realtà tra statali, centro, periferia, regioni, province, comune e volontari» che hanno lavorato all'hotel in condizioni climatiche ed ambientali difficilissime. «Gli undici salvati sono dovuti al vostro impegno e alla vostra opera. In questo sforzo - ha spiegato
Mattarella alla presenza del presidente della Protezione civile Fabrizio Curcio - sono state impegnate tante diverse professionalità» che hanno espresso «energia, capacità e dedizione». Ma nel salone delle feste i più fotografati e coccolati sono stati Black, Hercules (il pastore tedesco primo ad arrivare nel luogo della tragedia) e Leo, tre dei cani che hanno partecipato alle operazioni di soccorso fornendo un contributo importantissimo alle operazioni di salvataggio. Il presidente non ha mancato di ricordare come «il riconoscimento di tutto il Paese per quanto fatto a Rigopiano permane». Così come «non si estingue il dolore e il cordoglio per le 29 vittime della sciagura», ha rimarcato Mattarella salutando gli uomini e le donne della Protezione civile, dei Vigili del fuoco, della Guardia di finanza, di Carabinieri, Polizia, Croce Rossa, 118, Soccorso Alpino e gli psicologi dell'associazione Psicologi per i Popoli Abruzzo che hanno operato in stretta collaborazione nell'area. «Un modello di efficienza», ha commentato il capo dello Stato.

Le prime squadre con gli sci d’alpinismo hanno raggiunto la struttura crollata nella notte successiva alla tragedia, portando primi soccorsi ai due sopravvissuti che si erano rifugiati in auto, Giampiero Parete e Fabio Salzetta. Nei giorni a seguire il Soccorso Alpino ha messo in campo più di 400 tecnici specializzati (oltre 900 giornate/uomo) provenienti da tutte le regioni d’Italia, fino alla conclusione delle operazioni. «Al Presidente Mattarella va, a nome di tutto il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico - Cnsas, un profondo ringraziamento e un profondo attestato di stima», recita la nota pubblicata insieme alla foto dell'incontro pubblicata sulla pagina Facebook del Soccorso Alpino. «La vicinanza del Capo dello Stato si è sentita anche quando, durante l’emergenza Rigopiano, l’elicottero del 118 di stanza a L’Aquila è precipitato a Campo Felice, con tre uomini del Soccorso Alpino a bordo. Il Presidente con l’immediata visita alle famiglie dei caduti ha garantito il supporto delle istituzioni dello Stato al più alto livello in un momento particolarmente impegnativo per tutto il nostro Corpo».


Psicologi per i Popoli Federazione, ed in particolare le dott.sse Maria Rosa Marsico ed Alessandra Curtacci dell"Associazione Psicologi per i Popoli Abruzzo. ci siamo occupati sin dalle prime ore dei familiari dei dispersi prima presso l'ospedale di Penne e poi in quello di Pescara.