Meteo: anticipo d’inverno sull’Abruzzo, attesa neve dalla prossima settimana

28 Settembre 2025

Di Fiore: «Fiocchi sui versanti montuosi tra 1.200-1.500 metri. Crollo delle temperature, ancora più marcato a partire da giovedì»

L’AQUILA. L’Abruzzo si prepara a salutare la prima neve della stagione, attesa da mercoledì sera, con fiocchi in calo dai 1.400 metri sui massicci del Gran Sasso, della Maiella, sul Velino Sirente e sui monti Frentani. Secondo le previsioni di Thomas Di Fiore, tecnico meteorologo Ampro e socio fondatore dell’associazione AQ Caputfrigoris, si tratta di un evento che segnerà l’ingresso della regione in una fase dal sapore quasi invernale, favorito da un peggioramento delle condizioni atmosferiche dovuto alla formazione di un minimo depressionario sul Centro-Sud Italia.

«Tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre» spiega Di Fiore «assisteremo a un marcato cambiamento del tempo anche sulla nostra regione per via dell’arrivo di aria fredda dai quadranti orientali. Ciò potrà favorire le prime nevicate stagionali sui principali massicci, dal Gran Sasso alla Maiella, fino al Velino Sirente, ai monti della Laga e al Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise».

Il peggioramento prenderà forma già da oggi, con instabilità e rovesci soprattutto sul settore centro-orientale, accompagnati da un lieve calo termico. Domani la situazione si presenterà più tranquilla, con cieli variabili e temperature in lieve risalita. Ma sarà solo una breve pausa: «Da martedì 30 torneranno nubi e precipitazioni diffuse, mentre i venti si disporranno da sud-est». Il giorno clou, secondo l’esperto, sarà mercoledì primo ottobre, quando il minimo depressionario porterà fenomeni localmente intensi, specie sui rilievi esposti allo “stau” balcanico (effetto meteorologico di raffreddamento e piogge-nevi che si verifica quando una massa d’aria fredda incontra la catena montuosa dei Balcani, risalendo e rilasciando umidità).

«La neve potrà cadere già in serata a quota 1.400-1.500 metri, con venti di grecale in rinforzo e un sensibile calo delle temperature. Attenzione anche lungo le coste e nell’entroterra, dove non si escludono precipitazioni di una certa consistenza. I venti di grecale tenderanno a rinforzare, mentre le temperature saranno in progressiva diminuzione, un calo che si farà ancora più marcato nella giornata di giovedì 2 ottobre. La perturbazione interesserà gran parte della regione per poi concentrarsi sui versanti esposti alle correnti orientali, con schiarite sul Carseolano e sulla Marsica. La neve potrà scendere fino ai 1.200 metri sui massicci della Laga, del Gran Sasso e della Maiella, attestandosi invece intorno ai 1.400-1.500 metri sugli altri rilievi. I venti resteranno moderati con rinforzi da nord-est, mentre le temperature a 850 hPa si porteranno su valori compresi tra +1 e +2°C, equivalenti a circa 1.400-1.500 metri in libera atmosfera. Venerdì 3 si confermerà un quadro di diffusa instabilità, soprattutto sulle aree centro-orientali, con rovesci nevosi oltre i 1.200-1.300 metri. Verso ovest il tempo apparirà più variabile, ma con ampie aperture. I venti, sempre di grecale, soffieranno moderati con rinforzi nelle zone più esposte. Il fine settimana vedrà condizioni migliori: sabato il tempo sarà discreto, seppur con possibili fenomeni sparsi lungo i rilievi orientali e nuove nevicate oltre i 1500-1600 metri, complice un rialzo termico. Domenica 5 ottobre, invece, le correnti da nord-est cederanno il passo a venti meridionali più miti».

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