Le operazioni di trasferimento dei migranti sbarcati a Lampedusa

CORONAVIRUS / LA NUOVA EMERGENZA

Migranti da Lampedusa: in 200 spediti in Abruzzo

Distribuiti in sei comuni su ordine del governo. La Regione: «Rischio focolai»

L'AQUILA. Duecento migranti dalla Sicilia distribuiti tra L’Aquila e cinque paesi d’Abruzzo. Sono in viaggio da ieri in pullman dopo che è stata svuotata una delle tensostrutture di Porto Empedocle, in provincia di Agrigento: duecento nordafricani con destinazione Abruzzo e 120 per il Molise. L’arrivo, previsto oggi, è stato comunicato ieri nel corso di un vertice negli uffici della prefettura dell’Aquila. Decisione adottata dal governo Conte in base all’apposita ordinanza firmata da Angelo Borrelli, capo della Protezione civile nazionale. Stando ai dati del ministero dell’Interno, al 15 luglio erano 1.637 gli immigrati presenti nel sistema di accoglienza in Abruzzo.

LE DESTINAZIONI. Il provvedimento ministeriale dispone che 30 saranno ospitati nella Marsica – venti a Canistro e dieci a Civita d’Antino – venti in una struttura di Pettino, quartiere dell’Aquila, 50 a Moscufo nel Pescarese e altrettanti a Gissi (Vastese) e a Civitella del Tronto (provincia di Teramo).  I duecento migranti saranno obbligatoriamente sottoposti a un periodo di quarantena. In prefettura è stato spiegato, alla presenza di Massimo Verrecchia, capo della segreteria di Marsilio in rappresentanza della Regione, che tutti gli ospiti sono stati sottoposti ai controlli sanitari per scongiurare contagi da coronavirus. Ma alle Asl, com’è stato nel caso di Pettorano sul Gizio, si chiede di sottoporre a tampone i 200 migranti. Ciò non basta a placare le polemiche.

MARSILIO: «NOI CALPESTATI». Fortemente contrario all’arrivo dei migranti il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. «Il governo adotta politiche sbagliate, calpestando i territori», sottolinea, «i sindaci sono stati avvisati quando i migranti erano già in viaggio, devono subire questa imposizione e siamo loro vicini. Vigileremo affinché non accadano spiacevoli problemi in una regione dove siamo riusciti a contenere la diffusione del virus. Vigileremo, visti i precedenti, per scongiurare il rischio di focolai».

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