Muore in moto a quindici anni

L’amarezza e il dolore degli amici su Facebook: «Non ci sono parole...». Scivola con lo scooter e finisce sotto un camion. La tragedia all’incrocio per colle Renazzo

PESCARA. Doveva essere un giro in moto a pochi giorni dall’inizio della scuola, si è trasformato in una tragedia. Mattia Giansante, studente pescarese di 15 anni, è morto ieri in un incidente stradale a San Silvestro: col suo scooter è finito sotto un camion. Inutili i soccorsi. L’incidente è avvenuto intono alle 17 di ieri pomeriggio. Mattia scendeva dal belvedere insieme a una decina di coetanei. Era uno studente dell’Itis Alessandro Volta: promosso in seconda, tra pochi giorni avrebbe ripreso gli studi. Aveva deciso di trascorrere il pomeriggio insieme agli amici, facendo una passeggiata con il motorino. Un giro simile a quello fatto tante altre volte per trascorrere il tempo in sella a quella moto che tanto amava.

Poi la tragedia. La comitiva di giovani scooteristi transitava sulla strada San Silvestro quando, in una curva all’altezza dell’incrocio per colle Renazzo, Mattia ha perso il controllo del suo motorino. Il ciclomotore è scivolato sull’asfalto proprio mentre in direzione opposta transitava un camion. Lo studente è finito sotto le ruote anteriori del mezzo pesante. L’autista, M.S. di Pescara, non è riuscito a evitarlo e lo ha investito.

Il giovane è stato soccorso dagli amici e dal camionista. Il 118 è stato chiamato subito ma la corsa dell’ambulanza verso San Lorenzo è stata inutile. Mattia è morto sul colpo e i medici non hanno potuto far altro che constatare il suo decesso. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani di Pescara che hanno fatto i rilievi dell’incidente. Presenti anche i vigili del fuoco che hanno bonificato la strada prima che venisse riaperta al traffico.

I ragazzi che erano con Mattia avevano subito capito la gravità dell’incidente, ma fino all’ultimo hanno sperato che il ragazzo riuscisse a sopravvivere. Le loro speranza sono state infrante, ma la comitiva non ha lasciato l’amico fino all’ultimo: lo ha accompagnato sino all’obitorio, dove la salma del ragazzo è stata portata a tarda sera. All’esterno della sala mortuaria dell’ospedale civile, i parenti non si davano pace. «Quindici anni, quindici anni», si disperava una signora.

E il dolore e il ricordo di Mattia hanno trovato uno spazio anche sul web. Il ragazzo infatti aveva un profilo su Facebook dove aveva 175 amici che, a poche ore dalla tragedia, gli hanno dedicato un gruppo. Si chiama “Ciao Mattì...” ed è accompagnato da una frase che dice tutto sui sentimenti degli amici: “Non ci sono parole da esprimere...”. In tanti però, increduli e disperati, hanno lasciato messaggi come questo: «Abbiamo avuto la fortuna di conoscerti e questa fortuna la terremo sempre stretti nel nostro cuore!!! Addio Mattia».