Nuovi mercati per il pesce abruzzese

Aste telematiche e strutture più moderne collegate con il Centro agroalimentare
PESCARA. Far arrivare il pesce abruzzese nei ristoranti di Milano, farlo apprezzare a Venezia, come a Torino e Bologna nel giro massimo di 4-6 ore in modo che possa essere apprezzato per la sua qualità. È il progetto che può segnare una svolta nella filiera ittica abruzzese e che, se tutto va bene, sarà realizzato in due anni, entro cioè la fine del mandato dell'attuale giunta regionale. Il passo decisivo, quello che ha convinto operatori e marinerie a mettere da parte localismi e concorrenza, è stato fatto ieri con la firma, insieme a Regione e Comuni, del protocollo d'intesa che prenota i finanziamenti - 2milioni e 100mila euro - che l'Europa mette a disposizione.
La regia del progetto porta la firma dell'assessorato regionale alla pesca, gli attori protagonisti sono i Comuni di Pescara, Vasto, Ortona e Giulianova sedi delle principali marinerie abruzzesi e che ogni anno gestiscono con sempre più difficoltà - a causa della carenza di risorse - i rispettivi mercati ittici dove si riforniscono grossisti ed operatori. Ma capofila di tutta l'operazione è il Centro agroalimentare «La Valle della Pescara» di Cepagatti, dove dovranno confluire le merci «prenotate» nei quattro mercati ittici e da dove le stesse dovranno essere trasportate in tutta Italia e forse, più in là, all'estero (Balcani?).
L'accordo è stato firmato dall'assessore Mauro Febbo, dal presidente del Centro agroalimentare Stefano Maurizio Costa (presente anche il vice presidente Mariano Basilisco), dall'assessore di Pescara Stefano Cardelli, da quello alle Finanze di Giulianova, Marcello Mellozzi e dal vice sindaco di Ortona, Lucio Cieri. Assente, a causa della crisi amministrativa, il Comune di Vasto.
L'obiettivo di promuovere e sviluppare la filiera della pesca, favorendo la sua commercializzazione a livello locale, regionale ed internazionale, prevede tuttavia un altro, secondo passo importante: quello di migliorare e potenziare i mercati ittici attraverso la loro ristrutturazione e l'introduzione di un sistema computerizzato che possa abbracciarli e metterli tutti quanti in rete. Attraverso questo sistema, il prodotto messo all'asta potrà essere piazzato nei mercati extraregionali a prezzi e quantitativi concorrenziali. In questa fase il ruolo dei Comuni è di redigere un piano operativo, da portare avanti insieme al Centro agroalimentare, in modo da attingere ai fondi europei per la pesca. Progetti che, come ha precisato l'assessore Cardelli, prevedono lavori di ammodernamento delle strutture e non trasferimenti in altre sedi.
«È un'occasione d'oro per l'Abruzzo», sottolinea l'assessore Febbo, «anche perché il nostro prodotto è in grado di garantire due cose: il buon rapporto dei prezzi e, soprattutto, l'elevata qualità, che sarà anche garantita dai servizi di controllo previsti nel progetto». A beneficiarne dovrebbero essere alla fine tutti quanti, dalla marineria ai grossisti ad altri operatori. Spetterà poi alla Valle della Pescara fungere da trampolino di lancio. «La nostra struttura è già pronta», spiegano il presidente Stefano Costa e il vice Mariano Basilisco, «anche per quel che riguarda il "freddo" siamo in contatto con imprese di trasporto che hanno mezzi coibentati». Il sogno è però di arrivare ad organizzare un volo merci che faccia arrivare il pesce abruzzese nelle piazze più importanti d'Italia.
La regia del progetto porta la firma dell'assessorato regionale alla pesca, gli attori protagonisti sono i Comuni di Pescara, Vasto, Ortona e Giulianova sedi delle principali marinerie abruzzesi e che ogni anno gestiscono con sempre più difficoltà - a causa della carenza di risorse - i rispettivi mercati ittici dove si riforniscono grossisti ed operatori. Ma capofila di tutta l'operazione è il Centro agroalimentare «La Valle della Pescara» di Cepagatti, dove dovranno confluire le merci «prenotate» nei quattro mercati ittici e da dove le stesse dovranno essere trasportate in tutta Italia e forse, più in là, all'estero (Balcani?).
L'accordo è stato firmato dall'assessore Mauro Febbo, dal presidente del Centro agroalimentare Stefano Maurizio Costa (presente anche il vice presidente Mariano Basilisco), dall'assessore di Pescara Stefano Cardelli, da quello alle Finanze di Giulianova, Marcello Mellozzi e dal vice sindaco di Ortona, Lucio Cieri. Assente, a causa della crisi amministrativa, il Comune di Vasto.
L'obiettivo di promuovere e sviluppare la filiera della pesca, favorendo la sua commercializzazione a livello locale, regionale ed internazionale, prevede tuttavia un altro, secondo passo importante: quello di migliorare e potenziare i mercati ittici attraverso la loro ristrutturazione e l'introduzione di un sistema computerizzato che possa abbracciarli e metterli tutti quanti in rete. Attraverso questo sistema, il prodotto messo all'asta potrà essere piazzato nei mercati extraregionali a prezzi e quantitativi concorrenziali. In questa fase il ruolo dei Comuni è di redigere un piano operativo, da portare avanti insieme al Centro agroalimentare, in modo da attingere ai fondi europei per la pesca. Progetti che, come ha precisato l'assessore Cardelli, prevedono lavori di ammodernamento delle strutture e non trasferimenti in altre sedi.
«È un'occasione d'oro per l'Abruzzo», sottolinea l'assessore Febbo, «anche perché il nostro prodotto è in grado di garantire due cose: il buon rapporto dei prezzi e, soprattutto, l'elevata qualità, che sarà anche garantita dai servizi di controllo previsti nel progetto». A beneficiarne dovrebbero essere alla fine tutti quanti, dalla marineria ai grossisti ad altri operatori. Spetterà poi alla Valle della Pescara fungere da trampolino di lancio. «La nostra struttura è già pronta», spiegano il presidente Stefano Costa e il vice Mariano Basilisco, «anche per quel che riguarda il "freddo" siamo in contatto con imprese di trasporto che hanno mezzi coibentati». Il sogno è però di arrivare ad organizzare un volo merci che faccia arrivare il pesce abruzzese nelle piazze più importanti d'Italia.
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