Piazza Sacro Cuore, via le panchine Castiglione: "Un cattivo messaggio"

Il vicepresidente regionale: panchine tolte, fatto negativo

PESCARA «Come politico sono in preda alla preoccupazione, come cittadino sono in preda al dispiacere». Piazza Sacro Cuore spoglia, senza più le panchine a offrire un po’ di riposo a pescaresi e immigrati, stupisce il politico Alfredo Castiglione, vicepresidente della Regione e rammarica anche il Castiglione cittadino pescarese. «Togliere quelle panchine, come provvedimento mirato verso una categoria spesso bersaglio di gesti sconsiderati, può essere un cattivo messaggio. Non reputo che questo contribuisca a fomentare fenomeni d’intolleranza, ma nemmeno a scoraggiarli».

«PIAZZA SPOGLIATA»
Martedì alle 7, il sindaco Luigi Albore Mascia, l’assessore ai Lavori Pubblici Alfredo D’Ercole, il presidente della commissione Grandi infrastrutture, Adele Caroli, si sono ritrovati in piazza Sacro Cuore insieme a due tecnici, per rimuovere le panchine che, adesso, sono stipate in un magazzino. Sobillati dalle richieste dei residenti — troppi atti osceni, bottiglie in frantumi e bivacchi di barboni — si sono risolti a dare «una nuova dignità alla piazza » denudandola delle sue sedute e lasciando solo quelle che si affacciano su corso Umberto. Promotrice dell’iniziativa, il consigliere comunale Caroli che ha vissuto personalmente, con il suo ufficio lì nei dintorni, la problematica: «Ho portato avanti le richieste di tanti cittadini e ho vissuto di persona la situazione. Essere rincorsa di giorno e sentirsi urlare “non può passare qui, questo è il nostro territorio”, incute una certa paura. Così, dopo aver provato con vigili e pattuglie, siamo arrivati a questa soluzione. Ma che no, non è estrema perché prima ci sono stati altri tentativi. E sia chiaro che è una sperimentazione ».

STRAPPO SUL SOCIALE Il
«tema sociale» risveglia Pescara, diventa la disputa del consiglio comunale di ieri — le liti tra Pd e centrodestra — si prende il monito dell’arcivescovo Tommaso Valentinetti in visita pastorale al Comune e fa emergere la spaccatura tra le correnti del centrodestra con Castiglione, vicino a Fini, che richiama il pidiellino Comune di Pescara a una «maggiore attenzione ai temi sociali e ai metodi con cui vanno affrontati ». A mezzogiorno, l’arcivescovo, accompagnato dall’abate generale don Giuseppe Natoli, si è seduto sugli scranni per portare la sua benedizione. Nel corso della visita, si è soffermato anche sulle panchine rimosse e sui senzatetto. «Pescara ha una grande vocazione all’accoglienza ed è il polo snodante di tutto il territorio. La rimozione delle panchine non deve essere la soluzione definitiva perché è necessario trovare una soluzione dignitosa alle persone senza fissa dimora. Se realizzeremo il dormitorio diurno, penso allora che sarà stata imboccata la strada giusta».

IN CONSIGLIO
Poco prima, nel consiglio comunale, il Pd e il centrodestra hanno discusso. Il Pd con il consigliere Moreno Di Pietrantonio ha spiegato che «la rimozione delle pachine è un tentativo maldestro di risolvere un problema sociale ». Il centrodestra, l’assessore alle politiche sociali Guido Cerolini Forlini e il consigliere Lorenzo Sospiri hanno ribadito che «il centrodestra sta affrontando la situazione di degrado sociale alla radice progettando la realizzazione immediata di un centro diurno in cui dare assistenza ai clochard e soprattutto attivando un’iniziativa, con la Regione, per reperire il finanziamento di 1 milione di euro da destinare al nuovo dormitorio della Caritas in via Alento. A dicembre », hanno proseguito, «gli assessori regionali Gatti e Carpineta, hanno scritto al ministro Tremonti per avviare le procedure del caso».

BADANTI IN PIEDI Piazza Sacro Cuore, da anni, è diventata il luogo di ritrovo delle badanti, ucraine e rumene, che trascorrono lì la domenica e il tempo libero rilassandosi sulle pachine. Ieri pomeriggio, alcune signore erano in piedi e nel loro italiano stentato hanno detto: «No integrazione».

TUTTI SEDUTI
Alla polemica delle panchine risponderà domani una manifestazione dal titolo «Una sedia per la civiltà» organizzata dal consigliere di Sinistra e libertà, Giovanni Di Iacovo. Alle 16, il centrosinistra si ritroverà in piazza Sacro Cuore portandosi dietro una sedia. Un assaggio l’ha dato ieri proprio Di Iacovo sedendosi di fronte al Comune e, riferendosi al «provvedimento ottuso», ha chiosato: «Povero Forrest Gump che ha raccontato la sua storia seduto su una panchina».