Ricostruzione, i timori di De Magistris

Replica della Protezione civile «Rispettate le regole sulla gestione del post terremoto»

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L’AQUILA. L’europarlamentare Luigi De Magistris (Idv) giudica prioritario, nella ricostruzione in Abruzzo, «evitare che i fondi finiscano nelle tasche dei comitati d’affari il cui unico interesse è arricchirsi».

Ieri all’Aquila per incontrare i cittadini, De Magistris, accompagnato dal rettore Ferdinando di Orio (vicino alle posizioni dell’Idv) si è detto «preoccupato per la situazione. Lo ero prima, e dopo l’inchiesta di Firenze lo sono ancora di più». «La storia insegna», ha detto ancora, «che le emergenze possono diventare occasioni per intervenire in modo rapido, evitando lentezze burocratiche; ma con una classe dirigente corrotta la mancanza di regole diventa occasione per fare affari e far lavorare parenti e amici». «In tragedie come questa», ha aggiunto «registriamo l’intervento dei soliti avvoltoi e della criminalità organizzata che in Abruzzo esiste. Tante inchieste giudiziarie, recenti e meno recenti, hanno dimostrato che in alcuni settori, anche in quello dell’edilizia, la criminalità opera».

L’ex magistrato ha poi aggiunto che comunque la commissione Controllo bilancio dell’Unione Europea vigilerà sul lavoro di quattro regioni italiane, a partire dall’Abruzzo, colpito dal terremoto. «Ho voluto portare la questione dell’Abruzzo in Europa» ha spiegato, «inserendola nelle regioni che saranno visitate dalla Commissione per la gestione dei fondi pubblici». Per De Magistris occorre verificare «come procedono i lavori di ricostruzione, ma, per l’appunto, come vengono spesi i 430 milioni che le istituzioni europee hanno destinato all’Abruzzo.

PROTEZIONE CIVILE.
La Protezione civile ha voluto replicare subito alle affermazioni dell’uomo politico. «De Magistris» si legge in una nota «conosce bene la correttezza e la precisione con cui opera il Dipartimento. Nella sua precedente attività di magistrato a Catanzaro ha potuto verificare nelle indagini svolte nell’ambito della gestione rifiuti in Calabria, il comportamento e la coerenza dei funzionari del Dipartimento». Così la Protezione civile sulla ricostruzione in Abruzzo. «Per fugare le sue preoccupazioni sul mancato rispetto delle regole nella gestione del post-terremoto» osserva il Dipartimento «De Magistris potrà in ogni caso contattare, al loro rientro, i rappresentanti della Commissione Europea che nelle giornate di lunedì e martedì prossimi, su invito del Dipartimento della Protezione Civile, saranno all’Aquila per effettuare un monitoraggio sull’utilizzo delle risorse stanziate da Bruxelles in favore dell’Italia, nell’ambito del Fondo di solidarietà europeo».

DE MATTEIS.
«Esiste una visione strategica della città? Qualcuno ha un’idea globale di ricostruzione per L’Aquila?». Il vice presidente del consiglio regionale, Giorgio De Matteis, (Mpa) non ha usato mezzi termini per definire la gestione della ricostruzione dell’Aquila una «grande confusione». E ha sollecitato il commissario, Gianni Chiodi, e il vice Massimo Cialente, a presentare soluzioni immediate ai problemi. Per De Matteis «Stiamo ancora navigando a vista». Duro è stato il giudizio nei confronti di Cialente, che ha esortato a tornare a fare solo il sindaco. Lo stimolo allo sfogo è stata la puntata di «Porta a Porta» di martedì sera. «Non è possibile che alla domanda se si abbia una visione strategica della città, non si sia saputo rispondere», ha detto, «nel salotto di Bruno Vespa avrebbe dovuto sedere anche l’architetto Fontana, che forse qualche risposta sarebbe stato in grado di darla».

CIALENTE.
«De Matteis può continuare il suo soliloquio, ma lo prego di cominciare a farsi sentire dove serve, magari rinunciando a qualche piccolo piatto di lenticchie». Così la risposta del sindaco dell’Aquila al vice presidente del Consiglio regionale. «Non ho tempo da perdere», ha detto Cialente, «avendo ben altro a cui pensare, cioè agli interessi di una città e di un territorio alle prese con problemi di portata enorme di cui De Matteis mostra di non conoscere la natura». «Con il ruolo istituzionale che ricopre», ha concluso, «De Matteis avrebbe potuto evitare il pasticcio del prezzario regionale, avrebbe potuto risolvere le questioni dell’ospedale».
(ha collaborato Marianna Gianforte)

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