Riforma Ater, via i commissari

20 Luglio 2011

Nominati cinque amministratori per tre mesi, stop al ritorno dei Cda

L'AQUILA. Ha prevalso la volontà bipartisan di tagliare i costi della politica. I cinque commissari delle aziende territoriali per l'edilizia residenziale (Ater), in scadenza a fine mese e non prorogabili, saranno sostituiti da cinque amministratori unici e non dai Cda a tre componenti: in sostanza, cinque nomine anziché quindici. Va in questa direzione la legge di riordino delle Ater approvata all'unanimità dal consiglio regionale. È il risultato di una intesa tra maggioranza di centrodestra ed opposizione, d'accordo nel licenziare un provvedimento ponte per arrivare entro 90 giorni alla riforma strutturale delle Ater che, secondo le due coalizioni, devono ricominciare a costruire case per dare risposte all'emergenza abitativa tornata ad avere caratteristiche molto preoccupanti.

Per la verità, ad evitare il ripristino dei Cda si è giunti grazie alla posizione dell'Idv che, insieme a Rifondazione comunista, in commissione aveva votato contro la bozza che prevedeva la ricostituzione dei Cda licenziata con i voti di Pdl, Pd, Fli, Rialzati Abruzzo, Sel e Verdi. L'aggiustamento di ieri ha anche portato alla decisione di scegliere quattro amministratori unici su cinque tra dirigenti e funzionari regionale al fine di risparmiare visto che questa soluzione costa 2mila euro lordi al mese: unica eccezione, su richiesta del presidente della seconda commissione, Luca Ricciuti (Pdl) e del consigliere del Pd Giuseppe Di Pangrazio, l'Ater dell'Aquila, dove viene confermato fino a dicembre l'attuale commissario straordinario, Piergiorgio Merli, per garantire la continuità amministrativa, finalizzata alla ricostruzione degli alloggi popolari danneggiati dal terremoto.

«Abbiamo proposto un emendamento nel quale si procede alla nomina di cinque amministratori unici scelti tra i funzionari regionali e quindi senza costi, che vanno a sostituire i commissari», sottolinea il capogruppo dell'Italia dei Valori, Carlo Costantini: «L'Idv ha sempre confidato nel ravvedimento operoso delle forze che in commissione hanno votato a favore del Cda».
Il presidente della giunta, Gianni Chiodi, ha espresso soddisfazione per un altro tassello dell'azione riformatrice in atto da due anni, «che ha cambiato il volto della Regione portando l'Abruzzo ad essere la prima in Italia per i tagli ai costi della politica». Molto soddisfatto anche l'assessore competente Angelo Di Paolo, il quale ha sottolineato come la disponibilità al dialogo «abbia prodotto un confronto sereno ed una legge ponte che taglia i costi della politica e pone le basi per una riforma vera incentrata sull housing sociale».

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