Zona rossa, serrande abbassate

ABRUZZO / ZONA ROSSA

«Ristori, annunci ma niente fatti»

Sedici associazioni ed i B&B alla Regione: aspettiamo ancora gli aiuti economici

PESCARA. Tanti annunci, pochi fatti. Si può riassumere così la protesta di 16 associazioni di categoria e degli operatori B&B in Abruzzo. Agci, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Legacoop, Cgil, Cisl, Uil e Ugl criticano il governo regionale e sperano in un «deciso e veloce cambio di passo» perché «i ristori annunciati in estate con le leggi Cura Abruzzo 1 e 2 sono ancora in gran parte non erogati. E a distanza di mesi questo è inaccettabile».

«ENORMI DIFFICOLTÀ». Aggiungono le associazioni: «Le imprese sono in enorme difficoltà e non sanno se e quando riceveranno sostegno». Critiche ma anche proposte alla giunta Marsilio. Si chiede di «attivare subito ammortizzatori sociali di carattere regionale, mettendo in atto strumenti per creare nuova occupazione, ricollocare i lavoratori interessati da vertenze occupazioni e investire nella formazione professionale».

LE PROPOSTE. Lo schieramento, che abbraccia sigle dell’agricoltura, dell’artigianato, del commercio dell’industria, della cooperazione e dei servizi, fino a coinvolgere le sigle confederali che rappresentano il mondo del lavoro, sgombera il campo da atteggiamenti pregiudiziali («Pieno apprezzamento per l’apertura mostrata dal neo assessore D’Amario e l’annunciato stanziamento di ulteriori 30 milioni per l’economia reale», dicono), ma puntano l’indice sul fattore tempo, perché «il timore è che queste risorse, senza un cambio di passo, non arrivino in tempo ai destinatari e non siano, in ogni caso, sufficienti». Quindi un pacchetto di proposte: «Occorre mettere a disposizione delle imprese fondi per il microcredito e per nuova liquidità, utilizzando anche i Confidi. Ma si deve cambiare passo anche sulla velocizzazione della spesa dei fondi comunitari 14/20, materia su cui l’Abruzzo a fine giugno era maglia nera d’Italia, predisponendo progetti condivisi con le parti sociali per l’uso delle risorse previste dal Recovery Fund».

LA RICHIESTA: ACCELERARE. Un cambio di velocità che deve investire «anche la nuova programmazione dei fondi comunitari 2021-2027 di cui si ignorano scelte e tempi, e che deve invece seguire il metodo del confronto di merito preventivo con la parti sociali», senza trascurare «la farraginosa macchina regionale», di cui va «velocizzata la sburocratizzazione, anche utilizzando le opportunità offerte dal lavoro agile. Non è accettabile il ritardo che specialmente in alcuni territori la sanità pubblica continua a manifestare, nonostante gli sforzi enormi del personale sanitario e non: occorre rapidamente cambiare passo nella sua gestione, a partire dal numero di tamponi effettuati, dal potenziamento del sistema di tracciamento, dal trattamento dei malati».

B&B DIMENTICATI. C’è poi il capitolo B&B. L’associazione Abruzzobnb riporta l’attenzione sui problemi dei tantissimi gestori di B&B abruzzesi non imprenditoriali sulla mancata erogazione del ristoro una tantum previsto dalla legge regionale del 3 giugno scorso. Dal mese di giugno la Regione non ha onorato l’impegno che essa stessa ha deciso di mettere in atto e introdotto con un atto normativo», spiega Abruzzobnb, «sia l’assessore al Turismo che i dirigenti regionali del Dipartimento hanno risposto in modo non chiaro e interlocutorio, prima adducendo problemi legati alle finalità dei fondi europei Por Fers, poi esprimendo le enormi difficoltà economiche della Regione e le migliaia di domande ancora inevase, con i conseguenti ritardi, tant’è che ad oggi ancora non è stato previsto un bando per l’erogazione dei ristori per le attività di B&B non imprenditoriali».

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