Sanità, Roma impone i ticket all'Abruzzo

Il ministero dell’economia rinvia la decisione sul piano finanziario sostitutivo proposto dalla Regione e obbliga l’amministrazione Chiodi a introdurre la tassa sulle visite specialistiche e ambulatoriali

PESCARA. In Abruzzo arrivano i ticket sulle visite specialistiche-ambulatoriali. Si tratta dei 10 euro che il governo ha imposto alle Regioni con la recente finanziaria. L’Abruzzo aveva in un primo momento, insieme ad altre regioni, respinto l’applicazione della sovratassa e proposto un contro piano finanziario sostitutivo. Il contro piano è stato congelato dal tavolo di monitoraggio del ministero dell’economia costringendo di fatto l’Abruzzo e le altre Regioni rivoltose ad applicare la legge sui ticket.

La quota fissa aggiuntiva di 10 euro a ricetta per la specialistica ambulatoriale trova applicazione in Abruzzo ma solo per i nuclei famigliari con redditi superiori a 36 mila 151 euro annui. Pertanto, le famiglie con reddito al di sotto di questa soglia saranno completamente esenti dal ticket.

"Il particolare contesto economico di crisi internazionale che si riflette inevitabilmente a livello nazionale e locale ha indotto il Governo italiano a non accogliere la proposta del sistema delle Regioni di introdurre delle accise sul tabacco in alternativa alla misura aggiuntiva del ticket da 10 euro, peraltro introdotta nel 2007 dal Governo Prodi e poi sospesa", ha spiegato Chiodi. "Conseguentemente, in tutte Regioni dovrà trovare applicazione il ticket aggiuntivo di 10 euro sulla specialistica ambulatoriale. Non si tratta, quindi, di una scelta ma di dare applicazione a una legge della Stato".

"Certamente", sottolinea Chiodi, "sebbene ad essere toccate siano solo alcune categorie di cittadini, avremmo preferito scongiurare questa soluzione. Tuttavia, nella singolare situazione che ci troviamo a fronteggiare, il Governo chiede a tutti, Istituzioni e cittadini, sforzi concreti per uscire dall'impasse economico-finanziaria. In Abruzzo circa il 70 per cento dei pazienti è, comunque, esente dal ticket per reddito o per patologia. Per cui, questa nuova misura, introdotta dalla legge 111 del 2011, riguarda solo quel restante 30 per cento di cittadini".

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