Sanità, la Fp Cgil: un taglio da 11 milioni agli stipendi di infermieri e medici

17 Luglio 2025

Il sindacato denuncia: ridotto il salario accessorio, solo pochi spiccioli nelle buste paga di luglio e agosto. Fusari attacca: «il buco delle Asl scaricato ancora sul personale, tanti dovranno rinunciare alle vacanze»

​​​​PESCARA. Un taglio da 11 milioni di euro: niente più salario accessorio per infermieri, medici e operatori sanitari. «La prima vittima del disavanzo della sanità abruzzese è il personale degli ospedali», denuncia Luca Fusari, segretario generale della Fp Cgil Abruzzo Molise. «Il disavanzo delle Asl», dice Fusari, «è stato nuovamente “scaricato” sui lavoratori». Una mannaia che, secondo il sindacato, ha l’unico obiettivo di ripianare il buco della sanità da 113 milioni di euro soltanto per il 2024 e una previsione nera anche per il 2025: «Il taglio di circa 11 milioni di euro nei confronti delle quattro Asl abruzzesi, a fronte di un disavanzo di 113 milioni, dimostra come», continua Fusari, «alla Regione Abruzzo si stia raschiando il fondo del barile, non sapendo più cosa inventarsi per coprire il buco creato».

Gli infermieri, i medici e gli operatori socio sanitari abruzzesi aspettavano le buste paga di luglio e agosto per vedersi riconosciuta quella voce extra da circa 7-800 euro ma troveranno soltanto pochi spiccioli: «I dipendenti si vedranno applicare una decurtazione che varia dal 60 all’80% a seconda delle Asl», spiega il segretario Fp Cgil».

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