Sequestrate migliaia di dosi in Abruzzo, "Ma il vaccino va fatto"

I Nas ritirano le fiale sospette nel Chietino. Vertice Regione-direttori Asl Paolucci: le categorie “fragili” sono a rischio e devono immunizzarsi

PESCARA. Mentre il ministro della Salute Lorenzin cerca di tranquillizzare sulle morti sospette da vaccino antinfluenzale («I primi accertamenti sono negativi», ha detto ieri da Bruxelles), e Bruno Vespa si vaccina in diretta a Porta a Porta, proseguono in Abruzzo le indagini sui tre decessi sospetti registrati tra sabato e domenica. Le prime due morti, per le quali sono state disposte le autopsie, sono avvenute a Francavilla e Frisa (vedere box in pagina), la terza a Teramo. Per quest’ultima, una donna di 73 anni di Rapino, la Asl teramana ha invitato alla cautela. «C'è un caso di morte», ha detto il direttore generale della Asl, Roberto Fagnano, «quanto esso dipenda dal vaccino è ancora da appurare».

Intanto ieri il direttore generale della Asl di Chieti Francesco Zavattaro ha annunciato che i carabinieri del Nas, su disposizione della procura, sequestreranno nel Chietino (la provincia che ha registrato i primi due decessi sospetti) le dosi residue del lotto del vaccino Fluad di Novartis sospeso in via precauzionale dall'Aifa dopo la morte di 11 persone in varie regioni.

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Nel Chietino, sono stati somministrati 20 mila vaccini appartenenti al lotto in questione, mentre sono mille quelli residui. «Il personale della Asl», ha aggiunto Zavattaro, «sta recuperando materialmente tali dosi, per il successivo sequestro». Il direttore del Servizio igiene epidemiologia e sanità pubblica (Siesp), Nicola Di Marco, ha spiegato che «solo il 10% di questi vaccini è gestito dalla Asl, mentre la parte restante è affidata ai medici di medicina generale». Nel frattempo in un’interrogazione parlamentare la deputata del Pd, medico radiologo a Vasto, Maria Amato, ha chiesto di sospendere temporaneamente la campagna di vaccinazione:

«Pur nella convinzione della efficacia delle campagne vaccinali scientificamente riconosciute», spiega l’onorevole Amato, «ho presentato una interrogazione urgente al ministro Lorenzin sollecitando una temporanea sospensione della campagna vaccinale. La richiesta di una breve sospensione, il tempo sufficiente ad escludere o a confermare il nesso di causalità tra le morti e la somministrazione del farmaco, è secondo me indispensabile a garantire, attraverso una comunicazione, sì rassicurante, ma basata su evidenze scientifiche, la prosecuzione dell'azione di prevenzione antiinfluenzale con una adesione senza paure o incertezze. Il tempo della riflessione», aggiunge la Amato, «serve anche alla verifica e alla rimodulazione dell'utilizzo del consenso informato e per garantire la tranquillità ai medici e al personale somministratore».

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Ma i timori tra gli assistiti crescono e le vaccinazioni calano. Per questo ieri l’assessore alla Sanità Silvo Paolucci, i direttori generali delle quattro Asl e i responsabili del servizio prevenzione hanno deciso di attivare da oggi numeri verdi in ogni Asl per dare informazioni.

L’assessore ha quindi rinnovato l'invito a continuare la campagna di vaccinazione, perché «gli effetti connessi a una mancata vaccinazione sono davvero molto rilevanti, soprattutto per le persone più fragili, a partire dagli anziani o da coloro che soffrono di alcune pesanti cronicità. Laddove non si dovesse proseguire la campagna e non ci dovessero essere vaccinazioni diffuse» ha sottolineato Paolucci «io credo che i danni alla salute sarebbero significativamente più alti». «Siamo stati tempestivi» dice ancora l'assessore «perché la sera ci hanno detto di sospendere i due lotti e la mattina erano già bloccati».

«Il ministro Lorenzin attualmente ha dichiarato che i primi test negano una correlazione tra i decessi e l'utilizzo di quei vaccini. Il suggerimento, e non c'è senso di darne un altro fino a quando non ci arriveranno comunicazioni diverse da chi di dovere» ribadisce Paolucci «è di continuare la campagna di vaccinazione».

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