CORONAVIRUS

Svelato il nuovo calendario che porta alla normalità

Mascherine, green pass e vaccini: tutte le date previste da marzo a giugno

La variante Omicron allenta la sua presa e il Governo si prepara ad allentare di conseguenza le restrizioni. Al vaglio c’è un fitto calendario di riaperture, che seguirà con un percorso a tappe ma a ritroso quello dell’attivazione delle misure dei mesi scorsi, partendo dalle attività all’aperto: da marzo, per esempio, i non vaccinati potranno tornare a consumare nei ristoranti all’aperto, se il calendario verrà confermato dal Governo. «Già dal mese di marzo si può prevedere un allentamento del Green pass, graduale, partendo magari ovviamente dai luoghi all’aperto», ha infatti detto nei giorni scorsi il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Le uniche due date ufficiali al momento sono quella del 31 marzo, giorno della scadenza dello stato di emergenza, e quella del 15 giugno, quando scadrà l’obbligo vaccinale per gli ultracinquantenni, categoria, questa, che, oltre a rischiare multe, da martedì dovrà anche mostrare il super Green pass sul proprio posto di lavoro per evitare la sospensione senza stipendio. In realtà l’allentamento delle restrizioni è già partito venerdì con lo stop all’obbligo dell’uso della mascherina all’aperto – che deve comunque essere portata con sé per utilizzarla in caso di assembramenti e affollamenti – e con la riapertura, seppure a capienza ridotta, delle discoteche. Ma anche lo stop alla didattica a distanza per gli studenti vaccinati e la riduzione del periodo di quarantena. Vediamo le prossime riaperture previste nei prossimi mesi.

IL 1° MARZO. La prima data da segnare sul calendario è quella del 1° marzo, quando la capienza negli stadi tornerà dal 50 al 75%. L’obiettivo del Governo è però quello di tornare al 100% entro la fine dei campionati di quest’anno.

IL 10 MARZO. La seconda data da segnare è quella del 10 marzo. Nel decreto legge di Natale, infatti, è stato inserito un emendamento che prevede per quel giorno il ripristino delle visite in ospedale ai familiari ricoverati, ma per non più di 45 minuti al giorno.

DURANTE IL MESE DI MARZO. Non c’è una data precisa al vaglio, ma il mese di marzo dovrebbe segnare anche la fine dell’obbligo di mostrare il super Green pass in alcune attività all’aperto. Quindi per consumare in bar e ristoranti, ma anche per accedere a piscine all’aperto, stadi, spettacoli che si tengono in arene, ma anche per giocare e sport di squadra come il calcetto. Al vaglio, per queste attività, la possibilità di sostituire il super Green pass con il Green pass “base” per qualche mese. Non solo: il mese di marzo potrebbe significare anche la fine dell’obbligo, entrato in vigore recentemente, di mostrare il Green pass “base” nelle attività commerciali che non vendono prodotti essenziali e in banche e uffici pubblici come le Poste.

IL 31 MARZO. La data principale resta comunque quella del 31 marzo, quando terminerà lo stato di emergenza, che il Governo è intenzionato a non prorogare, e anche la “chiusura” della struttura commissariale guidata dal generale Francesco Paolo Figiliuolo. Questa data significherà innanzitutto, a meno di ripensamenti, la fine dell’obbligo della mascherina anche al chiuso, come sancito dall’ultima ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. Altra conseguenza diretta della scadenza dello stato di emergenza sarà la fine dello smartworking semplificato, cioè senza l’accordo individuale tra azienda e singolo dipendente. È invece ancora oggetto di dibattito cosa ne sarà del super Green pass, di recente reso illimitato per chi ha ricevuto tre dosi del vaccino o si è contagiato dopo averne ricevute due. Probabilmente alcuni obblighi verranno rimossi, come quello di mostrarlo sui mezzi del trasporto pubblico locale, mentre gli altri saranno prorogati per qualche altro mese, si ipotizza fino a giugno.

DURANTE IL MESE DI GIUGNO. In una data non ancora identificata di giugno, infatti, potrebbe cessare l’obbligo di mostrare il super Green pass anche al chiuso: quindi per consumare al ristorante e nei bar, per entrare nelle discoteche, ma anche in cinema, teatri, palestre e sui mezzi del trasporto pubblico a lunga percorrenza.

IL 15 GIUGNO. In realtà ci sono già misure che cesseranno di esistere il 15 giugno: si tratta di quelle che riguardano nello specifico gli ultracinquantenni. Quindi l’obbligo vaccinale in vigore da poco più di un mese, ma anche l’obbligo di mostrare il super Green pass sul posto di lavoro, che invece entrerà in vigore a partire da martedì.