Toto jr vuole volare su Livingston

Il figlio del fondatore dell'AirOne offre 1 euro e 26 milioni d'investimento

PESCARA. Talis pater talis filius, direbbero i latini dando un'occhiata alla famiglia abruzzese dei Toto e alla sua passione (e al senso degli affari) rivolta verso l'aeronautica civile. Riccardo Toto, figlio del fondatore dell'AirOne, Carlo, intende ripercorrere le orme del padre e ha presentato un'offerta di acquisto per una compagnia aerea charter che era arrivata a trasportare un milione di passeggeri per il mondo e che poi è finita in amministrazione straordinaria (l'Enac le ha sospeso la licenza di volo nell'ottobre 2010). Si tratta della Livingston (ex Lauda Air dell'ex pilota di formula Uno austriaco Niki Lauda), che ha base a Milano Malpensa, e per la quale Toto jr prospetta un investimento di 26 milioni di euro con il riassorbimento graduale di 500 dipendenti.

Il giovane imprenditore (31 anni) originario di Roma, ma abruzzese di adozione essendo i Toto di Chieti e Carlo residente a Pescara, offre un euro per rilevare l'attività charter della Livingston e della sua flotta (tre Boeing 767 a lungo raggio): un prezzo simbolico a fronte del cospicuo investimento che punta al mantenimento degli asset dell'azienda con il ramo della manutenzione tecnica (che può avere risvolti anche per l'Abruzzo, vedi articolo accanto) e dell'addestramento e al potenziamento della flotta (vedi tabella in alto).

Riccardo Toto ha sempre lavorato nel settore dell'aeronautica con l'Ap fleet, società di leasing del Gruppo Toto e ha presentato l'offerta al commissario straordinario Livingston Daniele Discepolo attraverso la sua Rt srl, società costituita il 15 giugno con 10mila euro di capitale. La decisione sarà presa dal ministero per lo Sviluppo entro il mese di ottobre. Ma Toto jr non è l'unico a correre per la Livingston. Ci sono infatti altre due offerte di acquisto, la prima delle quali è stata presentata il 22 agosto dall'Air Italy del comandante Gentile (200mila euro) e ristretta ai diritti di traffico charter per i Caraibi, Cuba, Brasile, Messico, Kenia, Maldive Sri Lanka, e all'assunzione di 100 dipendenti da scegliere fra i 500 in Cig. Inoltre, secondo quanto riportato dalla stampa di settore, Riccardo Toto deve vedersela con la Miniliner srl, che ha radici nel Bergamasco. Ci sarebbero poi altre tre manifestazioni d'interesse (non offerte), fra le quali rientra quella dei dipendenti Livingston disposti a riunirsi in una sorta di cooperativa e che chiedono tempo al commissario per formulare l'offerta riunendo i loro Tfr (trattamento fine rapporto).

La proposta di Toto sembra dare maggiori prospettive anche ai dipendenti. Tant'è che essi, al termine di un incontro, hanno già promosso l'offerta dell'imprenditore. L'acquisto Livingston viene seguito con attenzione anche da Cai-Alitalia, di cui Carlo Toto è ancora azionista (5,67%). La società di linea teme di ritrovarsi una concorrente in casa. Ma la Livingston opererebbe solo nei charter. E Riccardo Toto non ha alcun interesse in Cai-Alitalia.

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