Un satellite “nato” in Abruzzo: ecco il nuovo progetto Cosmo SkyMed

16 Novembre 2025

Uno dei più avanzati sistemi radar di osservazione della Terra, con immagini ad altissima risoluzione. La componentistica arriva da Thales Alenia Space dell’Aquila, controllo a cura di Telespazio nel Fucino

L’AQUILA. Un pezzo d’Abruzzo nello spazio. Il nuovo satellite della seconda generazione del programma di osservazione della Terra, promosso dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e dal ministero della Difesa, è pronto per la partenza verso il sito di lancio: la base di Vandenberg, in California.

Cosmo SkyMed è uno dei più avanzati sistemi radar di osservazione della Terra a livello globale – con impieghi civili e militari – ed è il risultato della lunga collaborazione tra Difesa, Asi e industria, con il coinvolgimento di Leonardo e delle sue joint venture, Thales Alenia Space e Telespazio, nel Fucino, affiancate da e-Geos.

GIOCO DI SQUADRA

Parte della costellazione del nuovo satellite, assemblato a Roma, proviene dallo stabilimento Thales dell’Aquila. Una volta operativo sarà in grado di fornire immagini ad altissima risoluzione, con un livello di dettaglio fino a 35 centimetri.

L’intero programma Cosmo SkyMed è il risultato di un grande gioco di squadra che coinvolge Governo, enti statali e industria. Il sistema è espressione delle migliori competenze della filiera spaziale nazionale, guidata da Leonardo attraverso le sue joint venture, Thales Alenia Space e Telespazio, con il contributo di numerose piccole e medie imprese. Thales Alenia Space Italia è responsabile dell’intero programma di seconda generazione, dalla progettazione e sviluppo dei satelliti alla messa in servizio del sistema "end-to-end". In qualità di mandataria di un raggruppamento temporaneo d’impresa con Telespazio, coordina le attività relative al segmento di terra e ai servizi di logistica integrata e operazioni. Giampiero Di Paolo, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia, ha sottolineato come la costellazione Cosmo Sky Med rappresenti «una delle nostre maggiori storie di successo» e un «esempio virtuoso di collaborazione» con l’Agenzia spaziale italiana e il ministero della Difesa. La natura duale del sistema combina tecnologia radar avanzata e affidabilità dei dati. Dal Centro spaziale del Fucino, Telespazio gestirà la fase di lancio e messa in orbita del nuovo satellite e l’acquisizione dei primi dati di telemetria. Leonardo fornisce, inoltre, i sensori di assetto stellare, i pannelli fotovoltaici e le apparecchiature per la gestione della potenza elettrica. La commercializzazione dei dati radar della costellazione è affidata a e-Geos, joint venture tra Telespazio e Asi, che ne cura la distribuzione a livello globale.

COSMO SKYMED

La costellazione, basata su satelliti dotati di radar ad apertura sintetica (Sar) in banda X, è progettata per monitorare ambiente, clima, territorio terrestre, marino e costiero con la massima precisione, fornendo dati fondamentali per la sicurezza, la gestione delle emergenze e tutela ambientale, in ogni condizione meteorologica e di luminosità. Le capacità interferometriche consentono analisi di stabilità e rilevamenti accurati dei cambiamenti, con applicazioni che spaziano dai settori urbanistico, minerario, marittimo e petrolifero, fino alle attività forestali. Oggi, la costellazione Cosmo SkyMed comprende quattro satelliti operativi – due di prima generazione e due di seconda – a cui si aggiungerà presto il Csg-Fm3, che ha completato con successo tutti i test ambientali e funzionali. «Un sistema che rafforza sicurezza, sostenibilità e capacità competitiva del Paese», afferma Massimo Claudio Comparini, managing director della Divisione Spazio di Leonardo, «l’intera costellazione proietta l’Italia tra i leader globali del settore spaziale».

Il nuovo satellite, dotato di una antenna radar di nuova generazione, è capace di orientarsi in modo dinamico per acquisire aree diverse con maggiore rapidità e beneficia di nuove funzionalità che consentono al sistema di superare i vincoli delle modalità Sar convenzionali: il nuovo satellite offre capacità avanzate di monitoraggio grazie all’adozione di innovazioni tecnologiche che ne aumentano precisione, flessibilità ed efficienza. Ospita a bordo anche il Laser Retroreflector Array (CORA-S), sviluppato dall’Infn (Istituto nazionale di Fisica nucleare), che consentirà di determinarne la posizione in orbita con accuratezza millimetrica. Grazie a queste innovazioni, il nuovo satellite potenzia la capacità nazionale nell’osservazione della Terra, offrendo immagini radar ancora più versatili a supporto di ricerca scientifica, sicurezza, difesa e gestione delle emergenze.

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