Villa Pini, da lunedì Cig per 600

Scatta la cassa integrazione. Attesa per la decisione del tribunale

PESCARA. Lunedì parte la cassa integrazione in deroga a rotazione per 600 dipendenti della clinica commissariata Villa Pini di Chieti. Gli elenchi con i lavoratori in Cassa integrazione per 13 settimane dovrebbero essere pronti già da oggi. Il primo assegno arriverà entro il 15 marzo.
Resta il problema dei lavoratori che continueranno a lavorare a rotazione per garantire la funzionalità della struttura. «Per noi della Cisl», ribadisce Davide Farina, «rimane sempre la possibilità di pagare i giorni effettivi di lavoro con il fatturato corrente dei servizi che matureranno, dietro delega del commissario Cosentino per Villa Pini e dell’amministratrice Angelini per le altre strutture del gruppo. Non vediamo cosa possa ostacolare questo meccanismo».

Sempre lunedì la proprietà delle altre strutture del gruppo dovrebbe presentare alla Regione la richiesta dello stato di crisi e dare il via alla Cassa integrazione per altri 407 dipendenti. Appaiono dunque superati le incomprensioni tra proprietà e Regione riguardo alla stesura dell’accordo del 6 febbraio con i sindacati che l’amministratrice del gruppo Chiara Angelini ha addotto per spiegare il mancato inoltro della domanda.

Il chiarimento è avvenuto ieri sera durante un incontro tra proprietà e sindacati nel corso del quale Villa Pini ha annuncianto il trasferimento da lunedì e per 30 giorni dei pazienti e dei lavoratori della struttura San Stefar di Chieti centro (sigillata per morosità) alla struttura di Chieti scalo.

«Prendiamo atto delle difficoltà tecniche e organizzative», commenta Angela Scottu della Cgil regionale, «conveniamo sulla necessità del trasferimento ma non dovrà superare i 30 giorni, oltre i quali bisognerà reincontrarsi per decidere eventuali proroghe. Comunque la proprietà dovrà assumersi la responsabilità di pagare gli affitti. Intanto chiederemo al sindaco di Chieti di assicurare il trasporto dei pazienti in difficoltà tramite Chieti Solidale».

La soluzione, fa capire la Cgil, dipenderà anche dalla decisione del Tribunale fallimentare che si esprimerà la settimana prossima dopo la nuova fumata nera di ieri.
Intanto ieri sul Bura, il bollettino delle leggi della Regione, sono stati pubblicate le due deliberazioni del commissario ad acta Gianni Chiodi sulla sospensione dell’accreditamento per le strutture San Stefar e Villa Pini srl per il mancato pagamento degli stipendi e dei contributi. L’accreditamento, in base alla legge regionale approvata lo scorso dicembre, verrà revocato automaticamente se queste strutture non si metteranno in regola entro sei mesi dalla data del provvedimento.