Welcome to Abruzzo: la chef di Lanciano conquista Amsterdam

La storia di Antonella Barbella e la sua scommessa: «Invento viaggi culinari per far conoscere la regione»
Antonella Barbella, una chef originaria di Lanciano, si presenta: «Vivo ad Amsterdam da vent’anni, ma rientro in Abruzzo almeno una volta al mese: la Maiella, il mio mare e i tanti affetti familiari e amicali rendono impossibile starne completamente lontana. Da anni, accompagno i miei clienti olandesi in vacanza sulla Costa dei trabocchi, promuovendo la nostra cultura e i prodotti locali attraverso visite e degustazioni presso piccoli produttori che tramandano il loro sapere da generazioni».
Barbella fornisce i particolari specificando prima di essere tornata in Abruzzo dopo la sua recente premiazione al Dean Martin di Montesilvano, per dei tour con gruppi olandesi e tedeschi: «In Abruzzo ero la manager per una ditta di catering, gestivo mense scolastiche e aziendali e diversi ristoranti, fra Lanciano e Rocca San Giovanni. A 34 anni, quando sono partita per Amsterdam, ero incinta di mio figlio Mattia. Ho lasciato tutto per inseguire un sogno d’amore. Ad Amsterdam viveva il papà di mio figlio. È stata una meravigliosa scoperta da Lanciano iniziare a vivere in una grande città così cosmopolita, che mi ha offerto tante opportunità di carriera».
Scoprendo anche che questo giornalista scrive da New York, chef Barbella ci fa sapere che «due anni fa, ho avuto il piacere di accompagnare anche una famiglia di americani, il cui nonno era partito da Santa Maria Imbaro per costruire la ferrovia della Pennsylvania. Desideravano conoscere i luoghi dove lui era cresciuto. Mi hanno trovata attraverso un post in una pagina di Facebook che parlava di abruzzesi nel mondo. Con loro abbiamo visitato cantine, aziende di produzione di prodotti locali, come formaggio e verdure biologiche, fatto passeggiate nei campi a raccogliere tartufi, e cucinato insieme ricette antiche».
Questa coincidenza ha aperto dei nuovi orizzonti ad Antonella che spiega: «Alla luce di queste esperienze, sto ampliando un servizio di “viaggi culinari” in Abruzzo con un focus sul pubblico internazionale, in particolare sulle nuove generazioni di abruzzesi all’estero. In questa fase, sto coinvolgendo nuove figure, come la flautista Sara Rulli (di Lanciano con forti radici in Belgio e contatti nel nord Europa), che con le sue performance Dimore Sonore (eventi musicali all’interno di dimore storiche) aggiunge un elemento artistico unico e amplifica la portata internazionale del progetto. L’obiettivo è portarli a riscoprire le terre, la cucina e la cultura dei loro avi».
Al programma viene aggiunta la newsletter mensile in inglese “Welcome to Abruzzo!” che viene inviata a tutte le persone da lei conosciute durante la sua attività in Olanda; un libro di ricette, programmi video su YouTube e possibilmente una serie televisiva con in mente «l’idea degli abruzzesi nel mondo che tornano a vedere le loro origini».
Antonella aggiunge che «le nostre cene non sono semplici pasti, ma momenti di festa e cultura, spesso allietati dalla presenza di musicisti popolari. Un esempio è dato da mio padre, Osvaldo Barbella, che a 78 anni con la sua band “i Pops” di Lanciano regala serate indimenticabili spaziando dal blues alle musiche tradizionali italiane e locali». Infine, ci parla della diaspora abruzzese: «Ad Amsterdam siamo in tanti», dice con entusiasmo, «e ci frequentiamo spesso. In particolare, Barbara Summa di Sulmona che fa l’interprete ed ho conosciuto attraverso il suo blob “Mammamsterdam”; poi da Pescara ci sono Francesca De Ritis, esperta di olio, ed i ristoratori Giancarlo Acciavatti e Gemma Mirabilio, fra i tanti».

