Angelini Technologies-Fameccanica in festa: 50 anni e uno sguardo al futuro

L’azienda festeggia mezzo secolo di vita con una grande cerimonia nel suo stabilimento
SAN GIOVANNI TEATINO. Sono in più di 600, uno vicino all’altro, in formazione. Sotto il sole cocente della giornata di ieri, sembrano i legionari di Marco Antonio in Egitto. In realtà, sono tutti i dipendenti della Angelini Technologies-Fameccanica – metalmeccanici, elettricisti, ingegneri, manager, senza distinzioni di grado – che posano nello stabilimento di San Giovanni Teatino per la foto celebrativa per i cinquant’anni di vita dell’azienda. Un traguardo importante per una realtà nata nel 1975 da un’intuizione di Igino Angelini che scelse proprio l’Abruzzo come terra dove gettare le basi per guardare al futuro. Mezzo secolo dopo, si può dire che sia stata una scelta azzeccata: l’azienda oggi è leader nel “converting”, cioè nella realizzazione di macchine industriali nel settore dei prodotti igienici monouso, nella robotica e nell’automazione industriale; conta circa 700 dipendenti tra Italia, Usa e Cina e più di 244 milioni di euro di fatturato, per più del 90% realizzato grazie all’export, e oltre 1200 titoli brevettuali all’attivo; crea un indotto economico nel territorio da 60 milioni e i suoi legami con università e istituti professionali si rafforzano sempre più: dagli elettricisti agli ingegneri, sono tanti i giovani abruzzesi che, in un mondo del lavoro sempre più complicato, qui trovano un’opportunità. Insomma, un’eccellenza abruzzese che ieri ha festeggiato un successo importante ma che, come ha detto l’amministratore delegato di Angelini Industries Sergio Marullo di Condojanni «guarda al futuro non pensando che andrà solamente bene, ma straordinariamente bene».
numeri e storia
Dopo la visita nel grande stabilimento dell’azienda di San Giovanni Teatino (che a guardarlo sembra più un college americano, con il suo prato curato, tagliato all’inglese e i campi da calcetto e tennis) gli ospiti presenti si riuniscono per parlare alla stampa. Oltre a Thea Paola Angelini, azionista e vicepresidente esecutivo di Angelini industries e a Marullo di Condojanni, sono presenti l’ad di Angelini Technologies-Fameccanica Luigi De Vito, il presidente della Regione Marco Marsilio, il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, il sindaco di Pescara Carlo Masci e il primo cittadino di San Giovanni Teatino Giorgio Di Clemente. A fare gli onori di casa è De Vito, che dice: «Oggi festeggiamo il nostro cinquantesimo compleanno. Cinquant’anni che ci vedono protagonisti dal 1975, quando la famiglia Angelini ha creduto in questo percorso tecnologico e ha deciso di investire qui in Abruzzo. È un momento rilevante, noi che viviamo di tecnologia abbiamo vissuto molte sfide e cambiamenti». Poi De Vito annuncia qualche dato: «Ci presentiamo con un 2024 in crescita: 244 milioni di euro, aumento del 7%; Gli ordini ricevuti arrivano a 442 milioni e nel 2025 andrà ancora meglio». «In realtà, per quest’anno prevediamo un aumento del 50% rispetto al 2024», dice Marullo di Condojanni, prendendo la parola, «Angelini Technologies-Fameccanica è un patrimonio di questa regione e di questo paese, qualcosa di cui andare fieri. Nel 1992 è diventata una joint venture, ma trent’anni dopo, nel 2022 abbiamo ricomprato le quote vendute con l’obiettivo di farla tornare alle origini. Potremmo fare le cose in America o, come fanno altri, in Cina, ma le facciamo qui, perché qui si fanno meglio, in maniera più efficiente e duratura. Angelini è famosa nel mondo grazie al settore farmaceutico. Tra qualche anno lo sarà anche per questo». Poi c’è un siparietto con un giornalista: «Siamo stati bravi a ricomprare le quote nel 2022? Saremmo stati dei pazzi a non farlo. È stata la scelta più intelligente per il mercato. Lo rifarei senza indugio», conclude Marullo Di Condojanni.
Il ricordo di Marsilio
Dopo gli uomini dell’azienda, è il turno delle istituzioni. «Angelini Technologies – Fameccanica celebra un traguardo importante, mezzo secolo di storia industriale, di tecnologia, di innovazione che hanno portato il loro nome in tutto il mondo», dice il presidente della Regione Marsilio, «50 anni che hanno visto protagoniste persone abruzzesi, con le loro idee, con la loro passione: la visione e il coraggio della famiglia Angelini che ha saputo dare all’Abruzzo un valore aggiunto, facendo diventare il nostro territorio un punto di riferimento per l’innovazione tecnologica a livello globale. Festeggiamo tutte queste competenze, trasmesse in questi anni alle generazioni con la convinzione che questi primi 50 anni rappresentano un solido punto da cui partire». In un secondo momento Marsilio abbandona le frasi più istituzionali per raccontare quello che è un ricordo del momento indubbiamente più complicato del suo primo mandato: «Ci tengo, però, a raccontare un episodio, perché si conosca la gratitudine, oltre le ragioni economiche, che questa regione deve a questa industria: nel 2020, con le restrizioni del Covid, ci siamo tutti trovati a fare i conti con l’assenza delle mascherine. Le logiche della globalizzazione ci sono piombate addosso e tutti ci siamo trovati a dover cercare mascherine anche per tutti quegli operatori sanitari che mettevano a rischio la loro vita lavorando negli ospedali, nelle terapie intensive. Ho un ricordo vivido: quel momento di emergenza attraverso la protezione civile contattai Fameccanica chiedendo se un’azienda che produce beni per l’igiene potesse essere in grado di convertire i propri macchinari per produrre mascherine. Loro ci sono riusciti in pochi giorni. E così hanno salvato la vita ai nostri operatori sanitari e permesso di curare i malati del nostro territorio. Questo è il debito di gratitudine che vi dobbiamo, oltre la ricchezza, l’indotto che date, è una medaglia per quello che avete fatto».
le altre istituzioni
«La Regione Abruzzo è presente e vicina alle eccellenze imprenditoriali che scelgono di investire sul nostro territorio», dice Sospiri, che prende la parola dopo Marsilio, «oggi, con grande orgoglio, celebriamo un marchio che affonda le proprie radici nella zona industriale della Val Pescara. Angelini non ha mai dimenticato le sue origini e non è un caso che abbia scelto proprio l’Abruzzo per celebrare i suoi primi cinquant’anni di storia. Lavoro, passione, innovazione: sono questi i valori che hanno animato il suo percorso, e che la nostra politica ha il dovere di riconoscere, sostenere e valorizzare». «Celebrare i 50 anni di Angelini Technologies – Fameccanica significa rendere omaggio a un’eccellenza industriale che ha fatto la storia dell’innovazione tecnologica, portando l’Abruzzo nel mondo», continua il sindaco di Pescara Masci, «con oltre 1.200 brevetti attivi e 1.300 impianti installati in 72 Paesi, questa realtà è simbolo di ingegno, visione e radicamento nel territorio. Fameccanica è un fiore all’occhiello della nostra regione, un motore di sviluppo che dà lavoro a migliaia di persone e contribuisce ogni giorno a costruire l’immagine di un Abruzzo moderno, competitivo e proiettato verso il futuro. A nome dell’intera comunità, esprimo profonda gratitudine per il valore che questa azienda rappresenta e per il ruolo strategico che continuerà a svolgere nei decenni a venire». Per ultimo ma non ultimo, prende la parola Di Clemente, che aggiunge: «Fameccanica è un esempio straordinario di come visione imprenditoriale, innovazione e legame con il territorio possano generare eccellenza riconosciuta a livello globale. Per San Giovanni Teatino, celebrare i 50 anni di questa realtà significa rendere omaggio a una storia industriale che ha contribuito in modo decisivo allo sviluppo economico e sociale della nostra comunità. Siamo orgogliosi di ospitare un’azienda che non solo crea occupazione e valorizza competenze altamente specializzate, ma che continua a investire nel futuro con progetti capaci di rigenerare anche il tessuto urbano e culturale della città. Questo anniversario non è solo un traguardo: è un punto di partenza verso nuove sfide da affrontare insieme». Prima dei saluti, De Vito riprende la parola: «Ora vi sveleremo qualcosa di nuovo, un’opera d’arte che abbiamo deciso di fare con un’artista che rappresenta bene l’innovazione ispirata dalla vita, il concetto che ben rappresenta la nostra realtà». Dal punto stampa si va verso lo spazio esterno. Una delle pareti del muro è coperta da un grande telo nero. I fotografi si mettono in posizione: sono pronti a scattare.
il murale per il futuro
Fuori dall’edificio dove si è tenuto il punto stampa, c’è un lungo nastro. Agli ospiti presenti vengono date delle forbici dorate. Sorrisi davanti alle telecamere e “zac”, nastro tagliato. Il telo cade e scopre il grande murale realizzato dall’artista Ray Oranges. Nome inglese, cognome francese ma made in Calabria, lo street artist è noto in tutta Europa e per l’occasione è venuto in Abruzzo: «È la prima volta che vengo e mi sono trovato benissimo. Voi abruzzesi siete gente simpatica e ospitale», racconta. Il suo murale avvolge la parete, si insinua tra le tubature e le scale esterne. Tutto è molto geometrico, perché «a me piace molto lavorare con le geometrie e la rigidità», continua l’autore. Tra questi triangoli, quadrati e cerchi che compongono l’opera, si distingue una mano che indica verso l’alto, verso il futuro. Un concetto che qui viene ripetuto come un mantra. E ad accorgersene non è solo chi lavora qui, ma anche chi viene da fuori. Giacomo Golinelli, di Promemoria Group, azienda che si occupa della valorizzazione del patrimonio storico e culturale delle aziende, racconta il suo impatto con il mondo di Angelini Technologies-Fameccanica: «Quando siamo entrati qui, ci siamo chiesti a cosa serve la storia in una realtà come questa, che è naturalmente proiettata nel futuro. Ci siamo risposti che il passato serve per guardare lontano. Non è un caso che il Dna di quest’azienda sia il cambiamento, la trasformazione». Quel Dna che “darwiniamente” ha permesso ad Angelini Technologies-Fameccanica di arrivare a mezzo secolo di vita nel segno dell’adattamento e dell’innovazione; e che gli permette di guardare con fiducia alle sfide di domani.
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