TODAY

1 AGOSTO

Oggi, ma nel 1855, a Zermatt, in Svizzera, la spedizione alpinistica britannica composta da John Birbeck, Charles Hudson, Ulrich Lauener, Christopher Smyth, James Smyth, Edward Stephenson, scortata dalle guide locali Matthäus Zumtaugwald e Johannes Zumtaugwald, raggiungeva, per la prima volta, la punta Dufour del Monte Rosa. La sommità alta 4634 metri sul livello del mare, nelle Alpi Pennine, posta su territorio svizzero, al confine con quello italiano. Il confine tra Italia e Svizzera, infatti, passa sulla vetta secondaria della Punta Dufour, chiamata Grenzgipfel, di 4618 metri, posta tra l'abitato di Zermatt, nel Canton Vallese, e Macugnaga, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte. Gli scalatori (nella foto, particolare del loro bivacco in quota, in un'incisione che verrà pubblicata nel 1916 sull'Alpine journal, Birbeck, il secondo da sinistra, banchiere dello Yorkshire, classe 1817, era il capo cordata) salivano dal versante elvetico. Da quella che verrà considerata la via normale. Un primato di estrema importanza nella storia dell'alpinismo eroico. Considerando che la conquista del Cervino, di 4478 metri, sempre a confine tra Italia e Svizzera, tra Breuil Cervinia, in Valle d'Aosta, e Zermatt, sarà del 14 luglio 1865 da parte dell'inglese Edward Whymper, di Londra, del 1840, incisore e disegnatore, che per la sua impresa portata a termine godrà di risonanza planetaria. La prima ascensione dal versante orientale della Punta Dufour verrà effettuata, partendo proprio da Macugnaga, lungo il canalone dedicato a Damiano Marinelli, il 22 luglio 1872. Il gruppo sarà composto dagli inglesi Richard Pendlebury, William Martin Pendlebury e Charles Taylor, dall'italiano Giovanni Oberto, dallo svizzero Ferdinand Imseng e dall'austriaco Gabriel Spechtenhauser. Oberto, di fatto il primo tricolore a raggiungere Punta Dufour, era la guida che, il 31 luglio 1889, accompagnerà, sulla via est, Achille Ratti, che il 6 febbraio 1922 verrà eletto Papa Pio XI. La Punta Dufour era stata chiamata così in onore di Guillaume-Henri Dufour, di Costanza, del 1787, generale, ingegnere e cartografo dell'esercito elvetico. Sotto la sua direzione erano stati compiuti i primi ed importanti rilievi topografici militari riguardanti l'intera Svizzera, voluti dal governo per posizionare fortificazioni difensive in caso di invasione. Negli studi sul territorio era compreso il massiccio del Monte Rosa. Le sue annotazioni, poi confluite nella Carta Dufour 1:100000, comporranno la prima mappa ufficiale svizzera. I lavori di Dufour erano iniziati nel 1831 e verranno conclusi nel 1864. In precedenza quella cima era denominata Höchste Spitze, che in tedesco significava semplicemente "la punta più alta".