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1 Aprile

Oggi, ma nel 1957, a Londra, la Bbc, nella puntata del programma televisivo di approfondimento Panorama, come scherzo per il cosiddetto pesce d'aprile, veniva mandato in onda il servizio, intitolato Harvesting spaghetti, della durata di tre minuti, sulla raccolta annuale degli spaghetti dagli alberi, necessari per cucinare la pasta lunga all'italiana, nel Ticino. La voce narrante era del rispettabile giornalista Frederick Richard Dimbleby, classe 1913, primo corrispondente di guerra della rete. Le riprese (nella foto, un fotogramma del filmato originale) erano state realizzate dal veterano cameraman viennese Charles De Jaeger, del 1911. La supervisione era del produttore esecutivo Michael Peacock, del 1929. Il girato, realizzato dall'operatore video con un budget di 100 sterline, era stato messo insieme nello stabilimento Pasta foods di London road a Sant Albans, nell'Hertfordshire, nel sud dell'Inghilterra, e in parte anche in un hotel di Castagnola, cittadina del Canton Ticino, vicino il lago di Lugano, in Svizzera, nota per aver ospitato fino alla morte il patriota Carlo Cattaneo. L'idea di quello che rimarrà lo scherzo del primo giorno di aprile più accurato della tv, considerata ad elevatissimo tasso di affidabilità, -e sia la BBC che Panorama lo erano, fin dalla prima puntata del programma, mandato in video l'11 novembre 1953- era stata partorita da De Jaeger, che ricordava come, da bambino, in Austria, abitualmente si desse dello stupido a qualcuno dicendogli che credesse che gli spaghetti crescessero sugli alberi come fossero altri frutti. Videro il servizio sui raccoglitori degli spaghetti dagli alberi 7 milioni di telespettatori in tutto il Regno unito. Molti ignoravano davvero che gli spaghetti all'italiana, che erano abituati a vedere già precotti, in barattolo di latta, conditi con il sugo di pomodoro, fossero in realtà ricavati dalla sapiente lavorazione di farina di grano con acqua, passati alla trafila in bronzo ed essiccati all'aria. Perciò diedero credito ad ogni parola di Dimbleby, anche alle sue precisazioni: sulla tradizione, tutta italiana, arrivata fino alla parte tricolore della Svizzera, alla raccolta abbondante dovuta all'inverno particolarmente mite, alla assenza del temibile ed inesistente insetto chiamato punteruolo degli spaghetti. Il giorno successivo, 2 aprile 1957, in redazione, giunsero anche molte richieste di curiosi desiderosi di apprendere come poter piantare in giardino un albero degli spaghetti.

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