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10 Maggio

Oggi, ma nel 1885, a Newcastle-on-Tyne in Gran Bretagna, veniva ufficialmente consegnato alla regia Marina militare italiana, che ne era proprietaria, l’ariete torpediniere o anche detto incrociatore protetto, Giovanni Bausan (nella foto), unico della sua classe costruito nel Regno unito, nel cantiere navale di Elswick, della società Wg Armstrong Mitchell & company. Farà da prototipo per la classe Etna che verrà prodotta in Italia. Il Bausan, chiamato così in onore dell'ammiraglio della Marina del regno delle due Sicilie, eroe dell'assedio di Gaeta del 1806 e dell'impresa di Capri del 1808, era stato affidato al comando del capitano di vascello Tommaso di Savoia, duca di Genova, classe 1854, appartenente al ramo cadetto Savoia-Genova della famiglia sabauda, fratello minore della regina Margherita, del 1851, consorte del re savoiardo Umberto I, dal 22 aprile 1868. Il nuovo incrociatore, con propulsione mediante caldaie a vapore, era lungo 85 metri, era capace di navigare alla velocità di crociera di 10 nodi, ossia di 19 chilometri l'ora, aveva l'autonomia di 5mila miglia nautiche, pari a 9.300 chilometri. Era stato progettato da John Rendel, era stato varato il 15 dicembre 1883, era capace di ospitare 265 componenti dell'equipaggio, tra ufficiali e truppa. Salperà il 21 maggio per l’Italia. Approderà a Cagliari, l’8 giugno successivo, per poi riunirsi, l'11 giugno, ad Augusta, alla squadra permanente che, tra il 1887 e il 1888, fornirà appoggio, come nave ammiraglia, ai reparti italiani distaccati nel Mar Rosso, impegnati nella guerra d'Eritrea. Il piano dal quale era derivato il lavoro di Rendel si basava su quello dell'Esmeralda, considerato il primo vero e proprio incrociatore protetto mai costruito al mondo. Mezzo che era stato ordinato dalla Marina militare cilena, ma poi acquistato da quella nipponica e ribattezzato Izumi. Il Bausan verrà radiato, il 15 gennaio 1920, e poi demolito nello stesso anno.

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