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11 DICEMBRE

Oggi, ma nel 1960, a Sanremo, in provincia di Imperia, si concludeva la prima edizione del congresso nazionale della Società italiana di medicina del traffico, aperta l’8 dicembre precedente, con l’intervento di Benigno Zaccagnini, ministro dei Lavori pubblici del III governo presieduto da Amintore Fanfani. Nel Casinò erano accorsi 300 congressisti per confrontarsi su come diminuire le conseguenze negative del costante aumento della circolazione, prevalentemente, stradale. Fenomeno legato anche al cospicuo incremento delle immatricolazioni, di due e quattro ruote, provocato dal boom economico (nella foto, particolare, una scena, girata a Viterbo, tratta dall’iconico film “Il vigile”, del regista Luigi Zampa, con l’attore Alberto Sordi, proprio del 1960). Tra gli interventi tecnici più significativi vi erano quelli di Cesare Gerin, presidente della Società di medicina del traffico, di Ricciardo Ricciardi Pollini, presidente del comitato organizzatore del congresso e di Domenico Macaggi, direttore dell’Istituto di medicina legale e delle assicurazioni dell’università di Genova. Secondo i dati forniti da Macaggi, nel periodo gennaio-agosto 1960, si erano verificati 172.881 incidenti viari rispetto ai 145.891 del corrispondente lasso di tempo dell’anno precedente, 1959. Ciò corrispondeva ad un aumento del 18.5 per cento. Gli scontri mortali dell’anno in esame salivano a 5.077 contro i 4.639, pari al 9.4 percento in più. I feriti registrati erano stati 128.980 contro i 111.180, con incremento percentuale del 16. Tra le questioni sviscerate vi era anche l’elevazione dei gas di scarico presenti nell’aria riversati dai veicoli a motore. Ancora, fra i punti dolenti trattati vi era quello della connessione tra uso e abuso di alcol e guida. Nel Belpaese, stando a quanto emerso nella quattro giorni della Città dei fiori, gli scontri stradali al volante hanno superato di alcune migliaia gli infortuni letali avuti lavorando nel settore dell’industria. Complessivamente i danni causati dagli scontri alla guida, su strada e non solo, ammonterebbero a 120 miliardi di lire.