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11 Novembre

Oggi, ma nel 1945, a Zurigo, allo Haedturm stadion, la nazionale italiana di calcio affrontava la rappresentanza elvetica tornando in campo dopo l'interruzione, di tre anni, causata dalla seconda guerra mondiale. La partita, diretta dall'arbitro francese Victor Sdez (nella foto, insieme con i due capitani al sorteggio iniziale), terminava 4-4. La compagine tricolore era allenata da Vittorio Pozzo mentre quella svizzera dall'austriaco Karl Rappan. La formazione azzurra era composta da: Lucido Sentimenti, del 1920, della Juventus; Aldo Ballarin, del 1922, del Torino; Virgilio Maroso, del 1925, del Torino; Eusebio Castigliano, del 1921, del Torino; Carlo Parola, del 1921, della Juventus; Giuseppe Grezar, del 1918, del Torino; Amedeo Biavati, del 1915, del Bologna; Ezio Loik, del 1919, del Torino; Silvio Piola, del 1913, della Juventus; Valentino Mazzola, del 1919, del Torino; Pietro Ferraris, del 1912, del Torino. Tra quegli atleti, Ballarin, Maroso, Castigliano, Grezar, Loik e Mazzola moriranno nell'incidente aereo di Superga, il 4 maggio 1949. Marcatori italiani furono: Piola, su rigore; Loik e Biavati, che infilava una doppietta. La Svizzera avrebbe dovuto sfidare la Spagna, ma la squadra iberica aveva dato forfait all'ultimo momento per problemi legati agli eventi bellici e l'Italia era stata chiamata come sostituta. Nello stesso giorno, a Locarno, un altro 11 azzurro, denominato Italia del nord _ con Franco Ossola, altra futura vittima di Superga, come miglior esponente _ scendeva in campo, vincendo, contro la Svizzera B: l'incontro terminava 1-4. Il campionato nazionale, invece, era ricominciato il 14 ottobre precedente con sette gare disputate a Torino, Genova, Milano, Bologna, Trieste, Bergamo e Vicenza.

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