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12 Maggio

Oggi, ma nel 1957, a Guidizzolo, sulla strada "napoleonica" Mantova-Brescia, futura statale 236, si verificava l'incidente mortale del pilota automobilistico spagnolo Alfonso De Portago. Gareggiava a 250 chilometri all'ora su Ferrari 335 S (nella foto, i rottami della vettura finita nella scarpata dopo l'impatto contro un muro) durante la XXIV edizione della Mille miglia: che sarà anche l'ultima. Era diretto verso il traguardo di Brescia. Nello schianto, dovuto allo scoppio di uno pneumatico, perdeva la vita anche il suo navigatore americano Edmund Nelson. Morivano anche nove spettatori, dei quali cinque erano bambini. Dopo l'avvenimento verranno ridotte notevolmente le gare d'auto su strada nei circuiti cittadini. Il raid Milano-Taranto motociclistico, che si sarebbe dovuto disputare dieci giorni dopo, ed era già in avanzato stato organizzativo, verrà annullato. Il Gran premio di Pescara automobilistico del 18 agosto 1957, sul collaudato circuito della Coppa Acerbo, invece, verrà mantenuto in calendario perché era già da tempo stato scelto come settima prova di otto totali valide per il mondiale di Formula uno. Nella XII edizione della Mille miglia, quella del 1938, a Bologna, si era già verificato un precedente simile a quello di De Portago. Quest'ultimo, classe 1928, nato a Londra, aveva anche gareggiato in F1 nel 1956 con la Ferrari D 50 e nel 1957 con la Ferrari 801. Nel '56 era anche stato tra gli atleti partecipanti alle Olimpiadi invernali di Cortina d'Ampezzo nella disciplina del bob a due. E nel '57, sempre nella medesima specialità, aveva vinto la medaglia di bronzo ai mondiali di Sankt Moritz.

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