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12 SETTEMBRE

Oggi, ma nel 1870, a Falvaterra e a Ceprano, in provincia di Frosinone, cadeva, dopo 2mila anni, il confine del fiume Liri con lo Stato pontificio. Era l’azione delle brigate “Pavia”, composte dal 27° e 28° reggimento di fanteria del regio Esercito italiano, e “Savona”, composta dal 15° e 16° reggimento di fanteria, supportate da due battaglioni di bersaglieri, il 26° e il 44°, della IX divisione, tutti partiti da Napoli, sotto il comando del luogotenente generale Diego Angioletti.

L’ingresso nelle due città della Ciociaria avveniva mediante altrettante direttrici, la prima lungo la via Casilina e il ponte di ferro di Ceprano, verso il centro, la seconda percorrendo l’antica via Latina e la strada ferrata, puntando in direzione ferroviaria Ceprano-Falvaterra. Dopo la simbolica occupazione dei due abitati, la già menzionata IX divisione seguiterà la marcia alla volta di Roma, che verrà assediata. Quindi le forze militari concorreranno, il 20 settembre successivo, allo sfondamento della cinta fortificata, volta alla presa dell’Urbe, icona dell’arroccato potere temporale di Papa Pio IX.

La breccia di Porta Pia annetterà al neonato regno d’Italia, guidato dal sovrano sabaudo Vittorio Emanuele II, anche la Città eterna. Il fiume Liri, tra l’Abruzzo, il Lazio e la Campania, in tutto 120 chilometri tra la frazione Petrella-Liri di Cappadoccia, in provincia dell’Aquila, a 1108 metri al livello del mare, sotto il monte Camiciola, di 1701 metri d’altezza, nella catena dei Monti Simbruini, che sfocia nel golfo di Gaeta, nel mar Tirreno, dopo essere diventato Garigliano a Giunture, frazione di Sant’Apollinare, nel frusinate, per la confluenza del Gari nel Liri. Ha rappresentato la linea di demarcazione millenaria tra il regno di Napoli e quello della Chiesa (nella foto, particolare, la cappella ferroviaria Pio IX posta accanto allo scalo dei treni Ceprano-Falvaterra, terminata nel 1864, adibita a luogo di culto marca confine, sulla facciata della quale il 12 settembre 2020, verrà apposta la targa commemorativa del 150° anniversario). Soprattutto Falvaterra -Ceprano era stata insignita della cittadinanza dal pontefice Giovanni Maria Massari Ferretti, proprio per la devozione di estrema difesa meridionale del possedimento di Sua Santità, solo il 4 agosto 1863- era stato dal 1504, antico governatorato della famiglia Colonna, a cominciare dalla conquista del condottiero Prospero di Lanuvio Colonna.

Tale dominio dell’illustre casata patrizia romana, terminava proprio il 12 settembre di quel 1870.