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13 maggio

Oggi, ma nel 1945, a Pontassieve, in provincia di Firenze, nella frazione di Santa Brigida, nel santuario della Madonna del Sasso, in occasione del pellegrinaggio in onore della Vergine, veniva ucciso il maresciallo della locale stazione dei carabinieri Carmine Zuddas, sardo di Serramanna, del 1886, già comandante della caserma di San Miniato di Pisa - e con lui soppresso anche il figlio Antonio - che aveva tentato di sedare la rissa creatasi dopo che il rettore del luogo di culto avesse intimato il divieto di entrare in chiesa ad alcuni fedeli in pantaloncini corti.

Il duplice omicida sarebbe stato, presumibilmente, il partigiano Renato Ciandri, detto Bube o anche "baffo", del 1924, di Volterra, in provincia di Pisa, che dopo essere fuggito in Francia verrà condannato a 19 anni di carcere. E nonostante la sentenza divenuta definitiva continuerà a professarsi innocente. Inizialmente l'accadimento ispirerà i versi della poesia in vernacolo di Raffaele Merlini, chiamato Barile, fabbro di Sieci. Poi sarà fonte per il partigiano Carlo Cassola, classe 1917, che la racconterà nel suo romanzo "La ragazza di Bube", uscito nel 1960, per i tipi editoriali di Einaudi di Torino, vincitore del premio Strega in quello stesso anno. E che tratterà proprio la vicenda della partigiana Nada Giorgi (nella foto, abbracciata da Bube, proprio a Pontassieve), di Pontassieve, classe 1927, e del legame d'amore con Ciandri, dal quale caso il regista cinematografico Luigi Comencini trarrà la trasposizione cinematografica omonima. Che uscirà nelle sale cinematografiche italiane nel 1963, con attori del calibro di Claudia Cardinale e George Chakiris, rispettivamente nei ruoli di Mara, alter ego di Nada, e Bube, ossia la rappresentazione letteraria di Ciandri.

La Giorgi non apprezzerà il libro dello scrittore romano Cassola, sottolineando di non riconoscere la sua vicenda personale in quella di Mara. Darà mandato a Massimo Biagioni, di Borgo San Lorenzo, sempre in quel di Firenze, del 1955, di scrivere la vera biografia, che verrà pubblicata dalla casa editrice fiorentina Polistampa nel 2006.