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14 Dicembre

Oggi, ma nel 1991, eruttava l'Etna e la fuoriuscita di lava durerà fino al 30 marzo 1993, per 447 giorni, diventando l'eruzione più lunga del XX secolo del vulcano siciliano. La frattura creatasi, nella parte alta del versante sud-orientale, era lunga 3 chilometri e lasciava venire fuori 30 metri cubi di materiale magmatico al secondo. Il problema principale era rappresentato dalla dislocazione di Zafferana Etnea, centro con meno di 10mila abitanti, in provincia di Catania, posto a 574 metri sul livello del mare rispetto ai 3343 metri dell'Etna, situato proprio sulla linea di discesa della colata rispetto al fronte. Infatti quando, il 27 maggio 1992, i militari dell'esercito, su mandato del ministro per la Protezione civile Nicola Capria, socialista, coadiuvati dai volontari, faranno esplodere, a quota 2mila metri, la carica di C4 da 7 tonnellate per deviare il flusso, la lava era arrivata a 700 metri (foto) dal quartiere Sciara di Zafferana. In precedenza, nei primi giorni di gennaio 1992, in zona Portella Calanna, sempre in base al piano dell'Operazione Etna di Protezione civile, era stato eretto un terrapieno, lungo 234 metri e alto 21, che aveva retto fino all'8 aprile '92, prima di essere spazzato dalla materia incandescente. Il 13 novembre 1994, in contrada Piano dell'Acqua di Zafferana, i cittadini zafferanesi, in segno di ringraziamento per lo scampato pericolo di dover abbandonare le proprie abitazioni, installeranno la statua della Madonna della provvidenza che contestualmente verrà benedetta dal cardinale Salvatore Pappalardo.

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