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14 settembre

Oggi, ma nel 2000, a Jarrat, nella contea di Greensville in Virginia, veniva giustiziato con iniezione letale, Derek Rocco Bernabei (nella foto al telefono del parlatoio del carcere), italoamericano di origine senese, classe 1967, accusato di essere il presunto assassino della fidanzata Sarah Wisnosky, del 1975, ritrovata cadavere lungo le sponde del fiume Lafayette, a Norfolk in Virginia, cittadina natale di Bernabei, il 22 settembre 1993, dopo essere stata strangolata e col cranio fracassato da dieci colpi di un corpo contundente. Bernabei, dopo aver ammesso di essere stato con la ragazza la sera prima della morte e aver avuto un rapporto intimo con lei, fin dall'inizio della vicenda, che fin da subito aveva riscosso un enorme interesse mediatico, si era dichiarato innocente e vittima di un clamoroso errore giudiziario. Aveva accusato come reali colpevoli i suoi conoscenti del dormitorio Michael Bain, David Wirth, Stuart McMillan, che erano stati sessualmente rifiutati dalla ragazza. Bernabei aveva anche evidenziato che le prove del suo Dna fossero state manomesse proprio per incolparlo. Anche Papa Giovanni Paolo II aveva espresso il suo pensiero in favore di Bernabei e contro la pena di morte. Il caso Bernabei-Wisnosky aveva mosso ancora una volta, a livello mondiale, la campagna contro la pena di morte.

Nel 1997 l'amministrazione comunale di Palermo lo aveva elevato a cittadino onorario proprio come simbolo della lotta alla condanna capitale. Il regista Ago Panini, nel 2009, annuncerà l'intenzione di trasporre in film la vicenda processuale di Bernabei e nel cast sarebbero stati previsti anche Claudio Santamaria, nel ruolo proprio di Bernabei, Raoul Bova e Laura Morante.