15 GIUGNO

14 Giugno 2023

Oggi, ma nel 1918, al Passo del Tonale, sull’altopiano dei Sette Comuni, sul Monte Grappa e sul fiume Piave, il capo di Stato maggiore dell’esercito italiano Armando Diaz dava il via all’offensiva contro le truppe austro ungheresi, che il poeta Gabriele D’Annunzio chiamerà “battaglia del solstizio”. Il contesto era quello della grande guerra. Le operazioni si concluderanno, il 24 giugno successivo, con la vittoria tricolore.

Il bilancio sarà, per gli italiani, di 8396 morti, 30603 feriti, 48182 prigionieri. Per gli avversari le vittime saranno 11643, i feriti 80852, i prigionieri 25547. Un carneficina. Verranno impegnate complessivamente 57 divisioni per l’Italia, per la precisone 51 del regio esercito (nella foto, particolare, un raggruppamento di arditi, reduci da un assalto alle trincee nemiche, nello scatto tratto dal volume di Niccolò Lucarelli, “Arditi!”, pubblicato dalla casa editrice Delta, di Parma, nel 2022) una cecoslovacca, tre inglesi, due francesi, pari a 965mila uomini in totale.

Sullo schieramento contrapposto le divisioni saranno 73, equivalenti a 946mila militari. Nella data del 15 giugno diverrà, dal 1923, annualmente, la ricorrenza della festa dell’Arma di artiglieria. Prima la celebrazione era fissata al 30 maggio, dal 1848, per ricordare quanto brillantemente affrontato dagli artiglieri piemontesi sui campi di battaglia di Goito e Peschiera, nel contesto della prima guerra d’indipendenza. Anche in cielo lo scontro tra le forze aeree porterà al trionfo italico.

L’aviazione austro ungarica perderà 31 mezzi, quella italiana 42. Il 24 giugno invece, data conclusiva, diverrà la festa dell’Arma del Genio, a memoria del sacrificio, spesso estremo, compiuto quel 24 giugno 1918, da zappatori, minatori, pontieri, telegrafisti, ferrovieri. Per l’abnegazione mostrata nella “battaglia del solstizio”, sia la bandiera di guerra dell’Arma di artiglieria, che quella dell’Arma del Genio, saranno decorate di medaglia d’oro al valor militare, entrambe il 5 giugno 1920.