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17 MAGGIO

Oggi, ma nel 1954, ad Acqui Terme, in provincia di Alessandria, il ciclista abruzzese Alessandro Fantini, di 22 anni, della società sportiva Atala-Pirelli, si aggiudicava la quarta tappa della trentottesima edizione del Giro d’Italia di ciclismo, partita da Sanremo. Il velocista, affettuosamente chiamato “Sandrino” dai suoi sostenitori, originario di Fossacesia, in quel di Chieti, classe 1932, tagliava per primo il traguardo, dopo 192 chilometri. Arrivava con alle spalle Fiorenzo Magni, della Nivea, leader della classifica generale della corsa rosa, che il 5 giugno successivo, a Milano, dopo 3861 chilometri totali affrontati in sella, vincerà la gara da 21 tappe, partita dal capoluogo lombardo, il 14 maggio precedente, con 13 secondi di distacco sul "Campionissimo" Fausto Coppi, della Bianchi. Fantini farà sua anche la diciassettesima tappa, il 31 maggio successivo, dal Lido di Jesolo a Trieste, di 150 chilometri. Chiuderà la sua prestazione al Giro di quel 1955 in quindicesima posizione.

 L’anno dopo, 1956, invece, riuscirà a terminare in sesta piazza, indossando la maglia rosa per otto giorni (nella foto, particolare, Fantini, il 24 maggio 1956, travolto dai tifosi e poi scortato al termine della ottava tappa del Giro, Rimini-Pescara, da 245 chilometri, con arrivo d’onore nello stadio Adriatico). Sarà la sua migliore prestazione alla competizione organizzata dal quotidiano “Gazzetta dello Sport”. Complessivamente, nella sua breve carriera agonistica da professionista, vincerà 7 tappe al Giro d'Italia e due al Tour de France. Passato tra i “Pro” nel 1954, morirà, a 29 anni, il 5 maggio 1961, a Treviri, nel Land Renania-Palatinato, per le conseguenza dell’incidente letale che si verificherà mentre sarà impegnato ad affrontare la volata, che era la sua specialità, durante la sesta tappa del Giro di Germania. Battagliando col berlinese Hans Jaroslewicz, i due atleti si toccheranno ad elevata velocità e, cadendo, Fantini batterà violentemente la testa sull’asfalto, fratturandosi il cranio. Lascerà la moglie Maria Teresa Fabbri, sposata nel 1957, e la figlia Marina, nata nel 1960. Le sue spoglie mortali rientreranno a Fossacesia, da Brescia, città d’adozione, il 4 settembre 2021, in concomitanza del sessantesimo anniversario dal prematuro decesso.