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17 Ottobre

Oggi, ma nel 2006, a Quartu Sant'Elena, in provincia di Cagliari, un tumore allo stomaco uccideva, a 51 anni, Andrea Parodi, già in coma. Il 22 settembre precedente, nella cornice dell'anfiteatro romano di Cagliari, benché visibilmente consumato dalla malattia, giudicata dai medici come inoperabile, e dalla chemioterapia, aveva tenuto il suo ultimo concerto (nella foto), intonando anche la canzone No potho reposare ( https://youtu.be/lVgflKuQVwg, qui per chi vuole riascoltarla) che verrà considerata quasi come un testamento spirituale espresso attraverso note e parole. Nell'occasione erano con lui anche Gigi Marielli e Gino Camedda, suoi compagni di percorso artistico non solo nei Tazenda, formazione pop-rock contrassegnata da un costante impegno nel divulgare sonorità e cultura della Sardegna, nata nel 1988. Marielli e Camedda avevano, infatti, condiviso con Parodi un sodalizio musicale iniziato, nel 1977, con il gruppo Sole nero e durato fino al 1987 quando poi era stata la volta di imbarcarsi nell'esperienza del Coro degli angeli. Al centro del loro lavoro risiedevano testi e musiche annoverabili come un costante tributo alla loro isola di provenienza, anche attraverso il recupero di arcaici strumenti musicali. Parodi, di padre savonese e madre sarda, era nato nel 1955 a Porto Torres, in provincia di Sassari, e in quella città aveva sia conseguito il diploma da allievo capitano di lungo corso all'istituto nautico che insegnato Marinaresca nella stessa scuola superiore. I Tazenda si erano fatti apprezzare dal grande pubblico italiano già prima del 1991, che era considerato l'anno della svolta. Nel '91, infatti, avevano messo a segno la partecipazione al Festival di San Remo, in abbinamento con Pierangelo Bertoli, portando in gara il brano Spunta la luna dal monte. Nel 1992, invece, si erano ripresentati nella edizione successiva della kermesse organizzata nella città dei fiori, da soli, con il pezzo Pitzinnos in sa gherra e avevano confermato il loro spessore. Nel 2009 la moglie di Parodi, Valentina Casalena, insieme al primogenito Luca e coinvolgendo poi anche le figlie Antea, Lara e Alessia, darà vita alla fondazione Andrea Parodi, pensata per onorare la memoria del cantautore sardo.

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