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18 novembre

Oggi, ma nel 1946, ad Alleghe, in provincia di Belluno, nel vicolo chiamato La Voi, Pietro De Biasio, Aldo Da Tos e Giuseppe Gasperin, uccidevano a colpi di pistola i coniugi Luigi Del Monego e Luigia De Toni (nella foto i due in barca sul lago di Alleghe).

L'omicidio rientrava nella serie di cinque delitti, collegati tra loro, commessi nella cittadina veneta tra il 1933 e il '46. L'assassinio di moglie e marito veniva fatto passare per una rapina finita male perché alla donna erano stati rubati gli orecchini e all'uomo era stato sottratto l'incasso della bottega, proprio mentre tentavano di rincasare. Inizialmente verrà fermato Luigi Verocai, pregiudicato, ma poi verrà prosciolto dall'accusa di essere stato l'esecutore del duplice omicidio.

Si arriverà ai veri responsabili, rei anche delle soppressioni di Emma De Ventura, Carolina Finazzer e Umberto Giovanni, quest'ultimo indicato come figlio illegittimo di Elvira Riva, grazie all'inchiesta giornalistica di Sergio Saviane sul settimanale romano Il lavoro illustrato del 13 aprile 1952 col titolo "La Montelepre del nord", che nel 1964 raccoglierà le sue ricerche nel libro "I misteri di Alleghe", pubblicato da Mondadori. L'intuizione del cronista porterà il brigadiere dei carabinieri, in servizio ad Auronzo di Cadore, Ezio Cesca, coadiuvato dal maresciallo Domenico Uda, a spingere sui suoi superiori affinché venisse fatta luce sui cinque morti fino ad allora rimasti senza un colpevole né un movente. Il 4 febbraio 1964 la Corte di cassazione renderà definitive le condanne all'ergastolo per De Biasio e Da Tos e a 30 anni -poi 24 per via del condono di sei anni- per Gasperin. Venivano confermate le pene previste già dalla sentenza di primo grado dell'8 giugno 1960.