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19 Dicembre

Oggi, ma nel 1904, da santa Maria di Belem, in Brasile, salpava l’ariete torpediniere della regia Marina militare italiana Dogali (nella foto), comandato dal capitano di fregata Gregorio Ronca, per risalire il Rio delle Amazzoni, dalla foce fino a Santa Fè, in Perù. Arriverà a destinazione il 29 gennaio 1905, dopo aver effettuato gli scali intermedi a Santarèm, a Obidos, a Manaus e a Iquitos, compiendo, in 34 giorni, la navigazione di 8464 chilometri, fra andata e ritorno, lungo un fiume sconosciuto. Era la prima nave militare al mondo a realizzare un’impresa simile, con 247 uomini a bordo, che non sarà più ripetuta da altra imbarcazione di quelle dimensioni: 76,2 metri di lunghezza e 2.050 tonnellate di dislocamento. Dogali era anche la prima nave militare dotata di motori a tripla espansione. Era stata progettata dall'architetto navale britannico William Henry White e costruita nel cantiere navale Armstrong Whitworth a Elswick. Era stata originariamente ordinata dalla Marina militare greca e chiamata Salamina, ma poi venduta alla Marina tricolore prima di essere completata e ribattezzata in onore della battaglia di Dogali, del 26 gennaio 1887, in Eritrea. Prima della missione, ufficialmente avente carattere scientifico, l'ufficiale Ronca, originario di Solofra, in quel di Avellino, classe 1859, aveva ricevuto, sempre a bordo del Dogali, nel porto di Napoli, la visita del sovrano sabaudo Vittorio Emanuele III, che aveva voluto rendere omaggio al comandante prima che si imbattesse in una tale esplorazione, che avrebbe avuto anche il compito di sondare la possibilità di avviare relazioni commerciali tra il Belpaese e l'Amazzonia, pure ospitando una colonia di lavoratori italiani nel regno del fiorente mercato del caucciù. Tutta l'avventura verrà resocontata dallo stesso Ronca, che era anche stato, nel 1889, insegnante di Artiglieria e balistica nell'Accademia navale di Livorno, in "Dalle Antille alle Gujane e all’Amazzonia", pubblicato, a Roma, per i tipi editoriali della Rivista marittima, del 1908, e negli Annali della Società geografica italiana, dello stesso anno. Nel gennaio 1908, il governo italiano venderà la nave Dogali all'Uruguay, e la Marina locale la ribattezzerà "25 de Agosto" in onore della data d'indipendenza dell'Uruguay dal Brasile, nel 1828. Era la più imponente nave da guerra della Marina militare uruguaiana.

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