TODAY

19 luglio

Oggi, ma nel 1975, a Castelnuovo del Garda, in provincia di Verona, l'imprenditore Livio Furini inaugurava Gardaland, il parco divertimenti più importante d'Italia, costato 200 milioni di lire. Il biglietto d'ingresso si pagava 1750 lire a persona. Le attrazioni installate inizialmente erano 21 e le più note erano: il TransGardaland express, il Rodeo, il Mini-treno west, la Giostra dei cavalli, il Labirinto giapponese, il Parco giochi, la Giostra baby 1, il Villaggio a fumetti, l'Area ufo, il Safari africano, l'Area canyons, il Tendone Gardaland show, il Delfinario, l'Area Camelot, l'Area Rio Bravo, il Villaggio indiano, l'Area spaziale.

I visitatori, nel solo 1975, saranno 100mila per un incasso di 140 milioni di lire. Furini (nella foto, particolare, a bordo di una delle attrazioni, quel 19 luglio 1975, scortato da altre personalità intervenute alla cerimonia di taglio del nastro), di Legnago, sempre in quel di Verona, classe 1932, già titolare a Castelnuovo del Garda del primo supermercato del comprensorio lacustre, aperto con la moglie Giuliana Silvana Scarmagnan nel 1963, aveva avuto l'intuizione dopo aver visitato Disneyland, ad Anaheim, alla periferia di Los Angeles, in California, aperto il 17 luglio 1955, su 650 ettari di terreno.

Il 19 ottobre 1971 Furini aveva acquistato il terreno iniziale, 90mila metri quadri -che nel 2019 diverranno 200mila-, tra Castelnuovo del Garda e Lazise, con il torrente Dugale, affluente del Lago di Garda, nel mezzo, scelto per le potenzialità turistiche della zona, e l'8 ottobre 1974 era stata fondata la società amministratrice del progetto e poi del centro d'intrattenimento, costituita dallo stesso Furini e, in varie proporzioni, da Cesare Brentarolli, Flavio Zaninelli, Peter Lessing, Angelo Giambenini, Cesare Peluchi, Fernando Perbellini e Albino Olivieri. Giorgio Tauber era il primo direttore, che rimarrà in carica fino al 1995. Furini aveva messo il terreno e gli altri soci i capitali necessari per l'avvio.

Fondamentale per la riuscita di tutta l'intrapresa commerciale era stato il supporto amministrativo del sindaco democristiano di Castelnuovo del Garda Alberto Fogliardi che, tanto quanto Furini, aveva intuito le potenzialità della nuova trovata per rilanciare lo sviluppo turistico della zona. I lavori per la realizzazione del complesso erano iniziati tra novembre 1974 e gennaio 1975. Erano inclusi ristoranti e strutture ricettive per i visitatori provenienti da lontano. La mascotte, il drago Prezzemolo, ispirato al castello medievale d'ingresso, arriverà nel 1984 e verrà creata dall'archistar dei parchi a tema Valerio Mazzoli, già attivo alla Disney Company.

Alla notorietà nazionale di Gardaland contribuirà non poco la serie di iniziative e di puntate associate alla trasmissione per giovani "Bim bum bam", in onda su Italia 1, condotta da Paolo Bonolis con Manuela Blanchard e il pupazzo Uan, doppiato da Giancarlo Muratori, nel 1985. Furini morirà nel 1987, a 57 anni. Un po' aveva abbandonato la sua creatura perché aveva idee in contrasto con gli altri soci. A Castelnuovo fonderà l’ElettronicAnimazione, che realizzava scenografie per i parchi tematici, a Brescia Hobbyland, mentre a San Benedetto di Lugana voleva creare Pinocchio Land, ma la trovata non andrà oltre la creazione della società proprio a causa della sua prematura scomparsa.

Nel 2006 la proprietà di Gardaland passerà, al 90 per cento, alla società britannica specializzata nel settore, prima in Europa e seconda al mondo, Merlin Entertainments, lasciando il 10 per cento agli eredi dei soci fondatori. La Merlin, nel 2019 verrà acquisita interamente dalla Lego, colosso danese di Billund dei giocattoli nota universalmente per i mattoncini colorati assemblabili.