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19 SETTEMBRE

Oggi, ma nel 1846, a La Salette-Fallavaux, in Francia, alle 15, si verificavano le tre apparizioni mariane ai due pastorelli transalpini Mélanie Calvat e Maximin Giraud, rispettivamente di 15 e di 11 anni. Accadevano mentre erano intenti a governare le mucche di Jean Baptiste Pra e di Pierre Selme, in uno stazzo, di quella che diventerà Nostra Signora de La Salette, secondo la Chiesa cattolica romana. Lei parlava ai due giovani, anche utilizzando il patois, ovvero il dialetto locale, affidando loro un segreto ciascuno, prima di scomparire sopra il Monte-Sous-Les-Baises.

Il 4 ottobre successivo la notizia arriverà al vescovo di Grenoble, Philiberte de Bruillard. Il 24 novembre ci sarà il primo pellegrinaggio nel posto della comparsa della Madonna, che sarà guidato dai due piccoli veggenti (nella foto, particolare, in una rara immagine del tempo). Il 31 maggio 1847, in quello spazio, alla presenza di 5mila fedeli, verrà posta la croce a simboleggiare quella pendente dalla catenina al collo della Vergine Maria, durante la sua manifestazione. A ridosso del crocifisso, a 1800 metri sul livello del mare, a 14 chilometri dal centro abitato, verrà edificato il santuario, i cui lavori cominceranno nel 1852 e termineranno nel 1865.

Papa Pio IX, al secolo Giovanni Maria Mastai Ferretti, riceverà, in Vaticano, il 26 giugno 1848, la relazione del canonico Pierre-Joseph Rousselot, professore al seminario maggiore di Grenoble, cominciata il 7 luglio 1847, su richiesta del già menzionato porporato de Bruillard. Il pontefice approverà a fine agosto successivo, nonostante le resistenze della frangia miscredente della Chiesa cattolica francese. La controversia si placherà, almeno ufficialmente, il 19 luglio 1851, in occasione del quinto anniversario dello svelamento divino, dopo l’intervento del segretario di Stato della Santa Sede, il cardinale Luigi Emmanuele Lambruschini.

Mélanie Calvat trascorrerà buona parte della sua esistenza terrena nel Belpaese, a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, come suora, e a Galatina, in quel di Lecce, e ad Altamura, nel barese, dove morirà, il 14 dicembre 1904, a 73 anni e verrà sepolta nella chiesa di Sant’Antonio. Anche il presunto segreto affidatole dalla prescelta di Dio, sarà vergato nella sede arcivescovile castellammarese.