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2 novembre

2 Novembre 2025

Oggi, ma nel 1960, a Londra, la casa editrice britannica Penguin, di Allen Lane, veniva scagionata definitivamente dall’accusa di aver pubblicato, in edizione non censurata, il 16 agosto precedente, il libro, contenente oscenità, “L’amante di Lady Chatterley”, dello scrittore David Herbert Lawrence di Eastwood, che era stato dato alle stampe per la prima volta, in versione finale, il 9 marzo 1928, a Firenze, in proprio, ma mai uscito prima di quel 1960 nel Regno unito. Il processo penale, cominciato il 20 ottobre precedente e terminato proprio quel 2 novembre 1960, nell’aula numero 1 dell’Old Bailey, ovvero la Corte centrale criminale londinese, si basava sulla legge del 30 agosto 1959 della quale era astato promotore Roy Jenkins, ed era stato caratterizzato dalla partecipazione di Mervin Griffith-Jones come pubblico ministero, da Gerald Gardiner, Jeremy Hutchinson e Richard du Cann come avvocati per la difesa, da Laurence Byrne come presidente della corte.

La sentenza avvierà la liberalizzazione dell’editoria, rimasta al palo per le restrizioni imposte alla morale dall’epoca vittoriana, avviando il permissivismo (nella foto, particolare, un’immagine dall’archivio Penguin con le copie in magazzino e il cartello che sottolineava il nuovo corso degli eventi dopo il tortuoso iter giudiziario). Il romanzo, verosimilmente, prendeva spunto dal reale tradimento della moglie dell’autore, Frieda von Richthofen - che era al secondo matrimonio e tra l’altro era discendente, quale prima cugina, dell’asso dell’aviazione tedesca durante il primo conflitto mondiale Manfred detto “Barone rosso”, con 80 vittorie aeree certificate-, avvenuto tra il 1920 e il 1922, in Sicilia, durante il secondo soggiorno nel Belpaese. Con Giuseppe “Peppino” D’Allura, il mulattiere, che frequentemente la portava da Taormina a Castelmola a trovare la sua amica inglese Betty.

Il testo verrà ritenuto dagli addetti ai lavori tra i più influenti del XX secolo. Il volume era stato reputato scandaloso perché aveva riferimenti e linguaggio espliciti nei rapporti sessuali tra Constance, ossia “Connie”, la moglie di un lord paraplegico a causa della grande guerra, ovverosia Sir Clifford, e un uomo della “working class”, il guardiacaccia della tenuta di Wragby Hall di proprietà del consorte, cioè Oliver Mellors, il cui personaggio era stato, con buona probabilità, ispirato da un italiano, il capitano dei bersaglieri Angelo Ravagli di Spotorno, in quel di Savona, titolare con la sua signora di "Villa Bernarda", residenza che aveva ospitato i coniugi Lawrence nel novembre 1925, poi terzo marito di Frieda.