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20 novembre

Oggi, ma nel 1921, usciva nelle sale cinematografiche americane il film muto The sceik, del regista George Melford, prodotto per la Paramount, con l'attore Rudolph Valentino (nella foto con l'attrice Agnes Ayres in una scena del lungometraggio) nei panni proprio dello sceicco. La pellicola consacrava Rodolfo Guglielmi, questo era il vero cognome all'anagrafe, originario di Castellaneta, in provincia di Taranto, dove era nato nel 1895, come divo delle produzioni senza sonoro a livello planetario. A tal punto che sulle locandine affisse fuori dai cinema l'indicazione della Ayres, come protagonista principale, verrà sostituita da quella di Valentino.

Il soggetto de Lo sceicco era tratto dal romanzo dell'inglese Edith Maude Hull, pubblicato a Londra dalla casa editrice Nast & Grayson nel 1919. L'anteprima della trasposizione per il grande schermo si era tenuta a Los Angeles, il 30 ottobre precedente. Il pubblico italiano dovrà pazientare fino al 1924 per poter vedere con la testa avvolta dal turbante uno degli emigrati più famosi di quel periodo. Il ruolo dello sceicco verrà ripreso da Valentino anche nel suo ultimo lavoro davanti alla macchina da presa, Il figlio dello sceicco, che apparirà postumo nel 1926: nell'opera interpreterà sia lo sceicco che il figlio. Nel 1917 era stata la piccola parte recitata in Alimony sotto la regis di Emmet Flynn a permettergli di mettersi in luce.

Valentino, che era arrivato a New York dalla Puglia il 23 dicembre 1913, a bordo della nave mercantile Cleveland, morirà proprio nel '26, a soli 31 anni, per un attacco di peritonite. La prematura scomparsa contribuirà ad alimentare il fascino del latin lover, come era soprannominato per via delle molte conquiste femminili e non solo.