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21 dicembre

Oggi, ma nel 1943, nasceva Mary Pace, controverso agente segreto operativo del Sifar, del Sid e del Sismi, complessivamente per 45 anni, che intitolerà proprio “21 dicembre ‘43” le 288 pagine della sua autobiografia. Il volume sarà pubblicato da Booksprint edizioni, di Romagnano al Monte in provincia di Salerno, nel 2019, anno della sua morte, che avverrà il 30 agosto. La spia in gonnella (nella foto, in tarda età), ciociara di Sgurgola, in quel di Frosinone, si porterà nella tomba una discreta serie di segreti militari. Sarà reclutata come 007 nel 1960, quando non aveva ancora compiuto 18 anni, su segnalazione di un parlamentare la cui identità non verrà rivelata, dal discusso direttore del Sifar, in carica dal 1955 al 1962, il generale Giovanni De Lorenzo, orditore del presunto golpe del 1964, il “Piano Solo”. Poi sarà confidente di Guido Giannettini, estremista di destra e agente Zeta del Sid dal 1965. Che verrà coinvolto nella strage di piazza fontana di Milano, del 12 dicembre 1969, che avvierà la strategia della tensione nel Belpaese, e poi verrà assolto in appello, il 20 marzo 1981, dopo la condanna all’ergastolo, in primo grado, del 23 febbraio 1979. Poi la Pace sbrigherà molto lavoro sotto copertura, da venditrice di enciclopedie, durante la guerra fredda.

Nel Partito comunista italiano, con particolare attenzione su Nilde Iotti, Enrico Berlinguer, Alessandro Natta, ma anche uomini di punta di altri schieramenti, come il democristiano Giulio Andreotti, in Libia, Libano, Somalia, per ostacolare la fuga all’estero, soprattutto in Argentina, dell’ex SS nazista Erich Priebke, implicato nell'eccidio delle Fosse Ardeatine, del 24 marzo 1944, detenuto in carcere a Roma. Nel mentre una vita da giornalista e saggista esperta di questioni delicate della storia recente del Belpaese. Con volumi su Priebke, Giannettini, Mu'ammar Gheddafi, Mino Pecorelli, direttore della rivista Op-Osservatore politico, assassinato misteriosamente il 20 settembre 1979 nella Città eterna. Ma anche due romanzi storici, uno sulla lotta al brigantaggio nella Ciociaria di fine ‘800, e l’altro ambientato nei giorni del bombardamento dell’abbazia di Montecassino durante il secondo conflitto mondiale. 

il 20 agosto 2003 la Pace informerà il ministero degli Interni, che poi passerà la notizia alla Cia, dell’esatta posizione di Osama Bin Laden, fondatore e leader dell’organizzazione terroristica fondamentalista sunnita Al-Qāʿida, ritenuto responsabile dell'attacco alle torri gemelle di New York dell'11 settembre 2001 -poi scovato ed ucciso ad Abbotabad, in Pakistan, il 2 maggio 2011, dai Navy Seals statunitensi, secondo la versione ufficiale- e si batterà, anche in tribunale, il 10 luglio 2013, nella Capitale, con Carlo e Giorgio Taormina come avvocati difensori, ma invano, per denunciare lo Stato tricolore e tentare di ottenere la taglia di 25milioni di dollari promessa dagli Usa. Cifra che avrebbe utilizzato per realizzare una struttura sanitaria a Sgurgola, per lasciare un esempio tangibile del suo passaggio terreno. L’informativa gli era stata rivelata da Giannettini in punto di morte, il 12 maggio 2003 a Roma.

Ovviamente tali credenziali non verranno mai né certificate né smentite, come spesso in determinati ambiti scottanti. Quindi non verrà mai verificato se la Pace sia stata una ciarlatana, una mitomane in cerca di visibilità, come nella puntata delle Iene, su Canale 5, del 3 maggio 2011, con il servizio della compianta inviata Nadia Toffa, oppure una risorsa preziosa non tenuta in adeguata considerazione.