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21 Febbraio

Oggi, ma nel 2004, a Roma, in Campidoglio, veniva ratificata la fondazione dei Verdi europei, prima formazione politica realmente transnazionale, composta da 34 partiti verdi d'Europa. La mossa avveniva in vista della partecipazione alle elezioni europee del 10-13 giugno successivo. Per schierare candidati con uno slogan comune, immagini simili e campagna elettorale uniformata. La decisione veniva presa da 32 esponenti verdi nel quarto congresso della federazione dei partiti verdi europei (nella foto, un momento della riunione), nella Capitale, dal 20 al 22 Febbraio 2004, con la presenza complessiva di mille delegati. Il percorso per arrivare alla visione comune verso il confronto con le urne era cominciato nel 1979. Dal 1989 si era formato il gruppo dei verdi nel parlamento europeo, con sette italiani eletti, definiti pionieri. Erano Alexander Langer, Adelaide Aglietta, Gianfranco Amendola, Virginio Bettini, Enrico Falqui, Marco Taradash, Eugenio Melandri. Alle elezioni 2004, per la VI legislatura, l'Italia avrà due seggi per i Verdi, su 78 eletti complessivamente per tutti i partiti italiani, sui 42 totali Verdi eletti in Europa, 732 seggi in tutto. Verranno eletti, con il proporzionale, gli italiani Alfonso Pecoraro Scanio, di Salerno, del 1959, per la circoscrizione nord ovest, con 13mila 686 voti, e Josef "Sepp" Kusstatscher, altoatesino di lingua tedesca di Villandro, in provincia di Bolzano, del 1947, con 28mila 270 preferenze, nella circoscrizione nord est.

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