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21 Febbraio

Oggi, ma nel 1987, a Oberstdorf, in Baviera, in Germania ovest, nella edizione numero 36 dei campionati mondiali di sci nordico, prova valida nel circuito della edizione numero 6 di coppa del mondo per quella stagione agonistica, nel giorno di chiusura della manifestazione sportiva iniziata il 12 febbraio precedente, l'azzurro Maurilio De Zolt (nella foto, particolare, in azione col pettorale di Oberstdorf numero 68), tesserato col gruppo sportivo dei vigili del fuoco di Belluno, a 37 anni, conquistava la medaglia d'oro nella 50 chilometri di fondo, a tecnica libera. "Il grillo", così era soprannominato per la sua statura, 170 centimetri, il fisico esile, 65 chili di peso, e l'avanzare saltellante, originario di San Pietro di Cadore, in provincia di Belluno, classe 1950, nel tempo di 2 ore 11 minuti 27 secondi, si piazzava davanti agli svedesi Thomas Wassberg, secondo, e Torgny Mogren, terzo. Il successo di De Zolt, futuro oro in staffetta alle olimpiadi invernali norvegesi di Lillehammer, il 22 febbraio 1994, si aggiungeva alla notevole vittoria del connazionale Marco Albarello, sempre nel fondo, ma nella 15 chilometri, a tecnica classica, del 15 febbraio precedente, davanti a Wassberg, giunto in seconda piazza, e al sovietico Michail Devjat'jarov, in terza posizione. Per De Zolt il primo successo di livello risaliva solo al 1985, in occasione della rassegna mondiale austriaca di Seefeld in Tirol, in quel di Innsbruck, in Austria. In quel contesto, in cinque giorni, già alle soglie dei 35 anni, quando molti atleti pensavano già al ritiro, la sua tenacia lo aveva consacrato come stella di prima grandezza del panorama internazionale di specialità. Il 22 gennaio aveva, infatti, appeso al collo il bronzo nella 15 chilometri a tecnica classica, e un secondo gradino del podio, il 24 gennaio, in staffetta, insieme con Albarello, Giorgio Vanzetta e Giuseppe Ploner, a 6 secondi dalla selezione norvegese. Inoltre, il 27 gennaio, aveva concluso con l'argento nella 50 chilometri a tecnica classica, dietro allo svedese Gunde Svan, oro, e davanti al norvegese Ove Aunli, bronzo. Oberstdorf era per De Zolt un luogo di gara simbolico: l'anno prima, il 14 febbraio 1986, aveva fatto suo il bronzo, nella 50 chilometri a tecnica libera, dietro a Svan, oro, e al sovietico Vladimir Sachnov, argento.

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