TODAY

21 NOVEMBRE

Oggi, ma nel 1831, a La Croix Rousse, a ridosso di Lione, in Francia, scoppiava la prima rivolta dei "canuts", ovvero i 40mila tessitori di seta, che spesso non erano solo operai, ma maestri artigiani proprietari degli ingombranti telai Jacquard, che veniva repressa nel sangue dai militari della settima divisione della Guardia nazionale, al comando del generale Francois Roguet.

Tra i morti, che saranno complessivamente 600, più 263 feriti, si conteranno anche lavoratori provenienti dall’Italia. Specializzati che erano giunti dal Belpaese a trovare fortuna in quello che era considerato il distretto manifatturiero tessile europeo per antonomasia deputato alla trasformazione della seta in vere e proprie opere d’arte.

La sommossa, che traeva origine dalla caduta dei prezzi del prodotto finito, per abbandono di alcune commissioni, con conseguente impoverimento delle maestranze organizzate in un sistema pre-industriale, a parità di inumane ore di fatica -la proporzione era al giorno di 18 centesimi di paga per 15 ore di manodopera- coinvolgeva anche la popolazione civile non direttamente interessata alla filatura.

Il sindaco Victor Prunelle e il prefetto del dipartimento Louis Bouvier-Dumolart non riuscivano a mantenere sotto controllo la situazione che si ingigantiva al grido di “vivi lavorando o muori combattendo”. Due giorni dopo, il 23 novembre, gli insorti riusciranno, di fatto, ad impadronirsi della città, che era ritenuta la seconda dello Stato transalpino quanto a capacità produttiva, e la serrata si concluderà il 3 dicembre successivo.

La Croix Rousse verrà soprannominata “La collina che lavora”, proprio in virtù della protesta dei “canuts”. Sciopero violento che avrà un secondo tempo (nella foto, particolare, xilografia colorata coeva, di autore ignoto, “Horrible massacre a Lyon 1834”, conservata nella Biblioteca nazionale di Francia a Parigi) tra il 9 e il 15 aprile 1834, sempre per motivi analoghi.

La vicenda, piuttosto inusuale per quegli anni, che assurgerà a modello di ribellione industriale che influenzerà il pensiero di intellettuali di peso del periodo a cavaliere tra Otto e Novecento come Pierre Joseph Proudhon, François Fourier, Karl Marx, sulla concezione del nuovo ordine sociale. L’accaduto verrà raccontato dettagliatamente da Umberto Calamita nel volume intitolato “I canuts di Lione”, che verrà pubblicato dalla casa editrice Asterios, di Trieste, nel 2021.