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22 Marzo

Oggi, ma nel 2011, a Foggia, in via Alfonso Nigri, nel giorno della Madonna dei sette veli, patrona della città, il gruppo di fuoco presumibilmente composto da Ciro Spinelli, di 25 anni, e Ivan Narcisi, di 21, assassinava, con quattro colpi di pistola calibro 9 sparati da distanza ravvicinata, il tossicodipendente Gianluca Tizzano, di 37. Il regolamento di conti, successivo a un diverbio dovuto sempre al mancato saldo del debito contratto per la cocaina per consumo personale, verrà quantificato in 300 euro. La vittima (nella foto, il cadavere e gli uomini in divisa) era fratello di Francesco Tizzano, ritenuto collegato al clan malavitoso Francavilla-Sinesi, arrestato il mese precedente nell'ambito dell'operazione Scarface lanciata contro lo spaccio di stupefacenti in Capitanata. Spinelli e Narciso, già noti alle forze dell'ordine nonostante la giovane età, verranno arrestati il 3 maggio successivo. Il primo marzo 2016 verranno assolti in appello. E l'omicidio del pregiudicato Gianluca Tizzano, impallinato più per lo sgarro ai signori della polvere bianca del Foggiano che per la dose scroccata, rimarrà di fatto senza un colpevole assicurato alla giustizia.

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