Ludovico "Lulù" Scarfiotti sulla Ferrari 156 F1-63

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23 giugno

Oggi, ma nel 1963, a Zandvoort, nell'omonimo tracciato automobilistico, nei Paesi Bassi, nel Gran premio d'Olanda di Formula 1, che era la terza di 10 prove del campionato del mondo di categoria, debuttava nella massima divisione motoristica a quattro ruote Ludovico "Lulù" Scarfiotti, su Ferrari 156 F1-63 (nella foto, particolare proprio di un momento di quella competizione), contrassegnata dal numero 4, per la scuderia del cavallino rampante.

Scarfiotti, di Torino, classe 1933, era figlio di un deputato del regno d'Italia con la passione per la guida di auto da corsa, Luigi Scarfiotti, e nipote di Lodovico Scarfiotti senior, uno dei co-fondatori della Fiat, avvenuta l'11 luglio 1899 nel capoluogo piemontese, e primo presidente della casa automobilistica torinese. Ma Ludovico junior era anche il cugino di Gianni Agnelli meglio noto alle cronace finanziarie e mondane come "l'Avvocato". In Olanda Scarfiotti veniva preferito al belga Willy Mairesse, che era alla corte del Drake dal gran premio del Belgio del 19 giugno 1960.

Il gran premio d'Olanda veniva vinto dal britannico Jim Clark, su Lotus, e Scarfiotti conquistava l'11° posto. Scarfiotti, ritenuto nello stile di guida raffinato, eclettico, versatile e molto veloce, morirà, a 35 anni, nel dubbioso incidente d'auto, l'8 giugno 1968, a Rossfeld, in Francia, mentre era al volante di una Porsche 909 Bergspyder, durante il secondo turno delle prove della cronoscalata di Rossfeld, nell'ambito del campionato europeo montagna. Verrà ricordato come il trionfatore del gran premio d'Italia di Formula 1, a Monza, il 4 settembre 1966, su Ferrari 312, e per il team di Maranello, e sarà l'ultimo italiano a fare sua quella gara, anche grazie alla collaborazione del britannico Mike Parkes, compagno di scuderia, portando a casa un risultato tanto voluto da Enzo Ferrari che aveva creduto nella possibilità di vedere rinnovata la tripletta patriottica composta da gran premio d'Italia di formula 1, auto italiana di scuderia italiana, pilota italiano, che mancava all'appello dal 7 settembre 1952, con Alberto Ascari su Ferrari 500.

Nel giorno di ferragosto 1961 Scarfiotti aveva affrontato, ma solo per 3 giri, dovendo poi ritirarsi per problemi tecnici, il gran premio di Pescara, su Osca S2000, vettura della casa fondata dai fratelli Maserati a Bologna, nella categoria sport, per la fantomatica scuderia Pescara. Tutta la vicenda umana e sportiva di Scarfiotti verrà raccontata, da Paola Rivolta, nelle 472 pagine del volume "Scarfiotti. Dalla Fiat a Rossfeld", che verrà edito da Liberilibri, di Macerata, nel 2018.