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23 Maggio

Oggi, ma nel 1992, a Riesi di Caltanissetta, veniva ucciso a colpi di pistola davanti al Municipio l'ex sindaco democristiano Vincenzo Napolitano (nella foto), primo cittadino dal 1989 al 1991. La sentenza di morte arriva per regolare l'ennesimo scontro nella annosa rivalità tra il clan mafioso dei Cammarata contrapposto a quello dei Riggio al quale era ritenuto legato Napolitano. L'assassinio accade sempre in Sicilia e nella stessa giornata dell'agguato esplosivo mortale di Capaci da parte di cosa nostra al giudice antimafia Giovanni Falcone e alla moglie Francesca Morvillo e alla scorta. Per questo motivo, la fine di Napolitano passerà in sordina rispetto alla portata della notizia dell'esplosione organizzata per eliminare il magistrato simbolo della lotta alla criminalità organizzata. Napolitano era considerato colui che stava favorendo la latitanza di Carlo Marchese e di Francesco Annaloro affiliati alla famiglia Riggio. Verranno condannati in via definitiva Nunzio Cascino come esecutore materiale dell'omicidio e i fratelli Pino e Vincenzo Cammarata come mandanti. Questi ultimi due saranno condannati a 30 anni di carcere ciascuno in primo grado, poi assolti in appello, quindi la Cassazione annullerà la sentenza e rinvierà il processo a Catania nella sezione d'assise d'Appello che confermerà i 30 anni.

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